0-3 a tavolino e Pairetto. Iervolino, occhi aperti: stanno mandando segnali ben precisi. Riempiamo lo stadio!

Prima hanno provato a non iscriverla, privandola in un colpo solo di dieci calciatori. Tanta roba per chi, per motivi di budget, non poteva investire praticamente nulla. Poi hanno pensato di escluderla, perchè le menti geniali che governano il calcio ritengono che, in piena crisi economica, se hai un cugino di quarto grado o un parente alla lontana a capo di un club, non puoi investire però iscrivono squadre con centinaia di milioni di euro di debiti e che falsano i bilanci. Nel mezzo torti arbitrali a ripetizione e una campagna di “stampa” nazionale vergognosa. Appena è arrivato il nuovo presidente, ecco che le autorità sportive hanno dato il benvenuto: prima la sentenza di Udine, poi con la Lega A che si costituisce a favore del Venezia chiedendo, in pratica, l’estromissione dal campionato. Iervolino, che potenzialmente è un presidente di altissimo profilo, capisca subito che Lega e FIGC hanno scritto la retrocessione della Salernitana e occorrerà più pugno duro e meno filosofia. Alzi la voce subito, l’arbitraggio di oggi è un chiaro segnale.  E se con il VAR si regalano questi rigori al solito Napoli, è evidente che diventa difficile credere nella buona fede. Pairetto è sempre stato un arbitro mediocre, lo ricordavamo bene. Ma oggi si è superato, gli mancava soltanto la maglia azzurra. Toccherà al nuovo patron tutelare la sua creatura, sapendo che in quel contesto sarà una mosca bianca in mezzo ad un bravo di persone che non vogliono la Salernitana in serie A. E una preghiera alla piazza. Ultras, curva, club, provincia, simpatizzanti, tifosi, tutti: solo ricreando il clima “stile Vestuti” ci sarà possibilità di opporsi a questo scempio. Ok le prese di posizione, ok le contestazioni, rispettabilissimo disertare per le restrizioni del Governo. Ma qua c’è un accanimento totale nei confronti della Salernitana che richiede una partecipazione totale e una rabbia sportiva che deve trasformare l’Arechi in un fortino. Migliaia di persone erano unite e compatte contro la multiproprietà e la vecchia dirigenza, pronte ad accettare anche la D. Benissimo. Ci sia la stessa rabbia anche e soprattutto rispetto a questo scempio. Ce la possiamo fare, ce la dobbiamo fare! Ps Complimenti al Napoli per la vittoria dello scudetto e per l’esultanza di Mertens molto più volgare e cafona di chi viene ammonito perchè si è tolto la maglietta.

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