2-1, 2-2, 2-3: tre anni dopo Salerno gode ancora grazie a Minala al 96′

Sono passati tre anni da quel magico pomeriggio del Partenio, eppure l’emozione è sempre la stessa. Del resto basta spulciare le pagine facebook dedicate alla Salernitana per capire quante centinaia di tifosi stiano gioendo ancora per il successo del cavalluccio marino nell’attesissimo derby con i lupi. Per 70 minuti i granata avevano toccato il fondo, ritrovandosi ultimi in classifica e sotto di due reti. Quella squadra, ben guidata da mister Bollini, aveva però un gran cuore ed era abituata a rimonte apparentemente impossibili. Il mister, che sarebbe stato esonerato in caso di ko, inserì in rapida successione Rosina, Ricci e Bocalon e, approfittando del calo psicofisico degli avversari, diede vita ad un finale entusiasmante e ricco di colpi di scena. Prima la rete di Rodriguez, poi il pareggio di Sprocati che, da solo, portò a spasso l’intera retroguardia avellinese (guidata da un incerto Migliorini) e poi ancora i miracoli del portiere irpino che respinse al mittente almeno altri quattro tentativi di Bocalon  e Vitale. La Salernitana, spinta da mille tifosi, rimase in dieci per l’infortunio di Rodriguez, ma l’Avellino era palesemente al tappeto e nell’aria c’era profumo di grande impresa, a distanza di lustri da quel missile di Breda che ammutolì la curva locale. Stavolta ci pensò Minala, servito magicamente da Sprocati, a beffare i 10mila del Partenio facendo calare un silenzio irreale squarciato da un boato granata che riecheggia ancora oggi nel settore ospiti. Una goduria infinita, anche per i tanti giornalisti di Salerno che si lasciarono andare ad una esultanza stile ultras che rivendicava senso d’appartenenza. Tutto scandito dalla vile aggressione di alcuni facinorosi presenti in tribuna che cercarono in tutti i modi di rovinare un pomeriggio di sport. “2-1, 2-2-, 2-3” fu il tormentone che riaccompagnò i calciatori a Salerno, accolti da 300 tifosi festanti che portarono in trionfo anche il team manager Avallone, cui corsa sotto la curva è ancora oggi immagine da brividi. Minala al 96′ è una sorta di mantra, una scritta comparsa ovunque in giro per l’Italia e anche nei pressi di stadi internazionali come quello di Madrid. Chi, quel pomeriggio, era al Partenio oggi non può non riavvolgere il nastro e riprovare un’emozione fortissima. Targata Minala al 96′!

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