Altro che aperture al 100%: il Governo allontana ancora i tifosi dagli stadi

Nuova stretta del governo per contrastare i contagi da Covid-19. Arriva infatti il “super green pass” che varrà per 9 mesi dall’ultima inoculazione di vaccino rispetto ai 12 previsti finora e sarà ottenibile soltanto con il vaccino stesso o con la guarigione dal Covid, non più con il semplice tampone negativo.

Effetto anche sugli stadi.
Il nuovo decreto, in vigore dal 6 dicembre al 15 gennaio riguarderà anche l’ingresso negli impianti sportivi: saranno ammessi all’aperto soltanto coloro che avranno ottenuto il green pass grazie al vaccino o chi è guarito da Covid-19, non più dunque anche chi avrà soltanto effettuato un tampone risultato negativo. La decisione riguarda anche altre attività considerate di svago, regola infatti “l’accesso a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche”.

L’attività sportiva.
Per le attività all’aperto o per l’accesso agli spogliatoi basterà il green pass che abbiamo conosciuto fino a oggi, mentre per quelle al chiuse sarà necessario il super green pass.

A distanza di quasi due anni dall’esplosione della pandemia, dunque, il premier Draghi continua a vedere nelle chiusure, nelle restrizioni e nell’obbligo di un vaccino sperimentale l’unica soluzione per limitare la diffusione del contagio. In pratica una persona che, legittimamente, decide di non sottoporsi al vaccino non ha alcun tipo di libertà nemmeno per eventi all’aperto e con mascherine e distanziamento. Contraddizioni continue. E ora, a chi ha sottoscritto i mini abbonamenti, cosa accadrà? Li rimborserà Draghi?

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