di Romano Lello Ciccone
Splendida località del cilento, Ascea è uno dei fiori all’occhiello del vasto territorio provinciale di Salerno. L’intera area geografica, dominata da una collina ma allo stesso tempo bagnata da un mare cristallino, conta quasi seimila abitanti, omogeneamente distribuiti e cresciuti esponenzialmente negli ultimi anni. Merito anche del fenomeno dell’immigrazione favorito dall’ospitalità del popolo locale: i dati più recenti parlano di circa 280 extracomunitari, per lo più provenienti dalla Polonia e perfettamente integrati. Ascea e le zone circostanti hanno ispirato personaggi di altissimo livello; opere letterarie, ad esempio, ricordano lo storico Strabone e il notabile Teodosio De Dominicis, senza dimenticare che in passato era denominata “la città di Parmenide” per aver dato i natali allo straordinario filosofo. Per quanto riguarda la religione, la stragrande maggioranza della popolazione è cattolica e ci sono sei parrocchie di riferimento. Su tutte la più gettonata sembra essere la Chiesa di San Nicola, punto di riferimento durante la festività del Santo Patrono che si tiene il sei dicembre e richiama all’attenzione centinaia e centinaia di persone provenienti da ogni parte della provincia.
Per conoscere meglio questa meravigliosa realtà, abbiamo contattato il barbiere per eccellenza “Peppino” Criscuolo, tra l’altro grande tifoso della Salernitana: “E’ un bel paese, a cui non manca nulla. Ci sono tante ricorrenze religiose che permettono alla cittadinanza di ritrovarsi con frequenza e vivere giornate all’insegna dell’aggregazione e dell’amicizia. Si mangia bene, come accade in tante città del Cilento. C’è ancora l’usanza di mangiare cose rigorosamente fatte in casa utilizzando i prodotti tipici del territorio. In estate siamo fieri di ospitare tanti turisti, pronti a godersi il panorama suggestivo e un clima ideale per ogni stagione. Il calcio? Ci sono molti tifosi del Napoli, ma non manca una buona rappresentanza di supporters granata molto legati alla città di Salerno. 4-5 ragazzi hanno sottoscritto l’abbonamento e vanno apprezzati perché, per raggiungere l’Arechi, devono percorrere 90 chilometri. Personalmente diserto da quando è arrivato Lotito: ho una grande passione per i colori granata, ma sembra quasi di assistere sempre agli stessi campionati. Partiamo bene, poi c’è un calo e non riusciamo mai a competere per qualcosa di importante. Anche il sabato non mi agevola: sono barbiere e il lavoro non mi consente di essere a Salerno. Svolgo quest’attività che reputo prestigiosa dal 1981, cerco sempre di fornire un servizio ottimale alla mia clientela”.
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