ASD Torrione, ottimo impatto con la terza categoria. Nasti: “Piedi per terra, ma inizio incoraggiante”

Le statistiche certificano che, nella stragrande maggioranza dei casi, le squadre che si affacciano per la prima volta al campionato di terza categoria iniziano a fare punti mediamente alla quinta giornata del girone d’andata. Le fisiologiche difficoltà d’adattamento e la necessità di amalgamare gruppi spesso in tempi ristretti rappresentano sovente giustificazioni valide per i vari allenatori che decidono di sposare il progetto e di confrontarsi con il calcio dei grandi, seppur a livello dilettantistico. L’ASD Torrione, tuttavia, ha ingranato le marce giuste conquistando due rocamboleschi e spettacolari 3-3 consecutivi frutto di un gioco propositivo e, soprattutto, del carattere di una squadra che ha ancora margini di miglioramento e che può contare sulla presenza costante della proprietà capitanata dal presidente Giuseppe Nasti. Ecco le sue dichiarazioni: “Dobbiamo rimanere con i piedi per terra e ragionare partita dopo partita, ma l’avvio è incoraggiante. E’ vero che, soprattutto in una prima fase, il risultato è relativo e conta amalgamare il gruppo e trasmettere idee di gioco, ma conquistare punti aiuta a lavorare meglio e accresce l’autostima in ciascun tesserato. Il carattere che abbiamo mostrato nelle ultime due gare fa capire che la strada è quella giusta, vorrei ricordare che il mister ha ereditato la squadra da poco più di un mese e che, all’interno della rosa, avvengono ancora cambiamenti. Sono fiducioso per il proseguo, domenica pomeriggio altro test importante e indicativo. Magari arriverà anche la prima vittoria, chissà”.

Nasti prosegue: “E’ una nuova esperienza per tutti e, personalmente, non avevo stilato alcun tipo di tabella. So che, per i nuovi arrivati, è sempre difficile calarsi da subito nella realtà di un campionato comunque impegnativo e che molte squadre non conquistano punti nell’immediato. Noi siamo partiti bene, i 6 gol segnati certificano la bontà del lavoro del mister nonché la qualità degli elementi della rosa. Naturalmente ci vorranno ancora diverse settimane per migliorare il gioco corale, l’allenatore sta trasmettendo concetti e idee che assimileremo strada facendo senza trascurare alcun dettaglio. La giocata individuale può risolvere un paio di partite, ma è l’organizzazione collettiva che fa la differenza e che ti permette di affrontare avversari anche teoricamente più quotati a testa alta. Il nostro obiettivo è proprio questo: giocarcela con tutti, con umiltà, spirito di sacrificio ma senza paura”. Il patron è convinto che “la cosa più importante è lo spirito con cui stiamo affrontando quest’avventura. Si sta creando una bella alchimia all’interno dello spogliatoio, i ragazzi sono affiatati e anche chi va in panchina o in tribuna garantisce una spinta emotiva che incide sulle performance di chi scende in campo. E’ questa la mentalità giusta. Abbiamo una trentina di tesserati ed è fisiologico che qualcuno non partecipi attivamente alla gara essendoci un tetto massimo di convocabili. Ma accettare le scelte del mister contribuisce a rendere qualitativo e sereno il lavoro quotidiano. Tutti possono essere decisivi, a prescindere dal minutaggio. E a me interessa soprattutto che si facciano apprezzare per atteggiamento, correttezza, educazione e rispetto delle regole”. Testa, infine, al prossimo impegno: “Le gare casalinghe le giochiamo a Prepezzano e speriamo di sfruttare proseguire nel nostro percorso di crescita. Affronteremo il Rufoli, squadra allenata da un mister che conosco benissimo e che spesso ho incrociato sui campi nei tornei giovanili. Poche settimane fa li affrontammo in amichevole e ricevemmo una bellissima accoglienza, siamo felici di poter ricambiare. E’ una società amica, ben organizzata. Prevedo un match equilibrato tra due realtà che sapranno farsi valere per tutto l’arco della stagione”.

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