Attacco, si resta così. Moncini non dà garanzie fisiche, per Pettinari richieste eccessive per tanti club di B

Quasi certamente la Salernitana non prenderà nessun calciatore nel reparto offensivo. “Una squadra che può permettersi di tenere in panchina un lusso come Tutino non ha certo bisogno di una punta” sostengono tanti addetti ai lavori, convinti che basterebbe ritrovare il Gondo della passata stagione (e ieri ci sono stati segnali positivi) per colmare – in parte – il gap con la concorrenza. Eppure di nomi ne sono circolati tanti in queste settimane, senza che ci fossero trattative vere e proprie. Il sondaggio per Carretta e Di Gaudio si è risolto con un nulla di fatto: nel primo caso il Cosenza ha detto no in virtù dei rapporti non idilliaci con i granata, nel secondo la proprietà non ha voluto – legittimamente – garantire un contratto pluriennale ad un giocatore non più giovanissimo e che, da mesi, non gioca una partita ufficiale. Quanto a Moncini, nome che ricorre ogni anno quasi come fosse un tormentone, il nome è stato depennato non per motivi economici, ma di natura fisica. Il calciatore, per tutto il campionato, ha convissuto con problemi muscolari ed è sceso in campo pochissimo, tra l’altro senza segnare e convincere come testimoniato dalle scelte di Inzaghi e dalla volontà del ds Foggia di prendere un altro attaccante. Il valore dell’ex Cittadella non si discute, Castori tra l’altro lo ha già allenato ai tempi di Cesena e certo gli avrebbe fatto piacere ritrovarlo. Ma proprio il mister ha dettato in conferenza stampa e nelle riunioni con la società che “non ha senso prendere chi è fermo da tempo o è reduce da infortuni, sono rischi che non ci possiamo permettere. Preferisco valorizzare quello che ho a disposizione, abbiamo un quartetto che mi sta dando soddisfazioni per l’impegno profuso in ogni singolo allenamento”. Su Pettinari, che in estate fu sondato dalla Salernitana prima della firma di Gennaro Tutino, il discorso è diverso. Il Lecce lo ha messo in uscita, ma chiede una cifra importante (ben superiore ai 500mila euro), senza dimenticare che il centravanti giallorosso guadagna tanto e chiede un quadriennale come garanzia. In pratica un investimento da un milione di euro a stagione per un ragazzo valido, ma che a Lecce è una riserva, che è reduce da una retrocessione e che a Crotone, Terni, Latina e Como (tanto per citare alcune esperienze pregresse) non è stato poi questo bomber implacabile che non toccò palla contro la Salernitana, nella sua unica da titolare in 19 giornate. Va bene sondare il mercato e pretendere investimenti, ma non bisogna nemmeno farsi prendere per il proverbiale cravattino. Ad ogni modo c’è ancora una settimana di tempo e il mercato insegna che nulla è precluso fino a quando non suona il gong. Ad oggi, però, la proprietà e la dirigenza hanno deciso di blindare Djuric (rifutando anche offerte milionarie), Tutino, Gondo e anche Giannetti, vincolato da un altro anno e mezzo di contratto a cifre importanti. Del resto, guardandosi intorno, Ascoli a parte nessuno ha preso una punta e la maggior parte delle squadre ha ritenuto incedibili i calciatori a disposizione.

Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.