Avevano ragione a Napoli: ci sarebbe stata una festa. In 5mila all’Arechi, emozioni granata

In fondo a Napoli avevano ragione. Il 30 aprile ci sarebbe stata una grande festa in Campania. In Piazza Plebiscito? Stasera era desolatamente vuota, se ne riparlerà tra qualche giorno. E’ invece il giorno dei giorni per la Salernitana, per quella squadra maltrattata per tutta la settimana, penalizzata da Marcenaro, vista come la vittima sacrificale sull’altare di una presunta festa ma capace di fermare con pieno merito gli azzurri grazie a un eurogol di Dia che ha “mortificato” Oshimen con un tunnel prima di metterla all’angolino sul secondo palo. E la festa si è spostata da Fuorigrotta all’Arechi, laddove quasi 5000 persone hanno aspettato i granata per celebrare lo storico punto al Maradona e questa striscia di 9 risultati utili consecutivi che entra di diritto nella storia. Quella storia che magari non sarà fatta di tre scudetti e qualche coppa Italia, ma di passione autentica che va oltre classifica, risultati e categoria. E dopo aver visto wc granata, ascoltato il coro “Tornerete in serie B” e aver assistito ad atteggiamenti certamente poco sportivi, è assolutamente legittimo che Salerno e la sua provincia (perchè la stragrande maggioranza è innamorata della Salernitana) si lascino andare e si godano un momento meravigliosamente bello. Vinceranno lo scudetto, ormai  è assodato da febbraio. Ma negli almanacchi data e avversario non coincideranno con il derby che una grande squadra ha giocato al meglio in un Maradona che è stato una bolgia. Fino all’85’…

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