“Siamo arrivati al mercato di gennaio con le idee molto chiare. Il primo obiettivo era quello di rinforzare la mediana, credo che Coulibaly abbia già dimostrato il suo valore nelle gare in cui è stato chiamato in causa. Poi il mister ci ha chiesto un difensore di piede sinistro pronto eventualmente per scendere in campo subito, Jaroszynski non è l’ultimo arrivato e da noi ha fatto benissimo. Quanto all’attacco, la strategia era chiara: tentare di prendere il grande nome e nel frattempo seguire una pista under anche in prospettiva futura. I nomi trattati sono quelli circolati, ma nessuna squadra di B è riuscita a prendere il bomber che desiderava. Il Monza fa mercato a parte, ma possiamo assicurarvi che la Spal ha ricevuto un sacco di no e ed è evidente che nessun altro club abbia puntellato l’attacco. Anzi, proprio la Spal ci ha chiesto Djuric nelle ultime ore ma ovviamente per noi è incedibile. Insieme a Tutino compone una coppia di assoluto spessore per la categoria, anche per Gondo sono arrivate una decina di richieste ma non si è mosso. Mi dispiace che spesso ci siano critiche dettate da pregiudizi, ma lasciano il tempo che trovano. Chi ogni giorno trova da ridire sull’operato societario evidentemente è mosso da sentimenti negativi che non fanno testo, la Salernitana va avanti per la propria strada e, ad oggi, i fatti ci danno ragione”. Così il dirigente granata Alberto Bianchi durante la trasmissione del Salerno Club 2010. Si parla della frattura insanabile con la tifoseria e con i gruppi ultras che contestano la multiproprietà e la dirigenza: “Rispettiamo chi ci rispetta, la critica a prescindere non la prendiamo nemmeno in considerazione. Sicuramente Lotito, Mezzaroma e Fabiani hanno le spalle larghe e non si fanno condizionare dalle critiche, posso dire che quotidianamente registriamo anche tante manifestazioni di sostegno. Dietro a tutto questo forse ci sarà qualcos’altro che vada oltre il risultato sportivo, forse c’è qualcuno che voleva provare a prendere il club e non è riuscito in quest’intento. Le contestazioni ce le prendiamo, ci mancherebbe, e commettiamo tanti errori. Ma andiamo avanti in buona fede e con professionalità, non abbiamo bisogno di nessuno e lavoriamo a testa bassa. Noi avremmo bisogno dell’affetto del pubblico, di quella gente che si muove da Sapri per sostenerci. C’è una parte silente e numerosa che è felice del secondo posto”.
Bianchi prosegue parlando del mercato: “Sia in estate, sia in inverno abbiamo acquistato tanti giocatori, siamo una delle società che ha preso più calciatori a titolo definitivo nonostante il periodo di crisi. Belec, Gyomber, Kupisz e tanti altri si stanno ritagliando uno spazio importante, in rosa abbiamo aggiunto giovani di prospettiva rinnovando il contratto di Mantovani. Casasola, Gondo e Cicerelli hanno il contratto con la Lazio, ma è come se fossero nostri a titolo definitivo. Non dimenticherei che potremmo comprare il cartellino di Tutino e Coulibaly. La Salernitana si è mossa benissimo, chi afferma il contrario merita rispetto ma secondo me è legato a tanti pregiudizi”. Si parla del lavoro di mister Castori: “E’ un profondo conoscitore della categoria e di tutti i calciatori. Ogni volta che ho proposto un giocatore ho riscontrato competenza, questo è molto importante. E’ una persona leale, schietta, che parla sempre in faccia nel rispetto dei ruoli. Ha grande fame di risultati, un lavoratore instancabile e ha le sue idee. Giuste o sbagliate deciderà il campo, ma l’opinione è molto positiva”. Ancora sull’attacco: “L’equilibrio nello spogliatoio è importante, non abbiamo prime donne e ci sono ragazzi che seguono l’allenatore. Basti vedere la gestione di Tutino: ha avuto un piccolo calo, è andato in panchina e Gondo ha dato un grosso contributo. Infatti Gennaro a Reggio è entrato molto bene. Castori è molto attento a queste dinamiche, Kristoffersen si aggiunge ad un gruppo già forte e non ha la fretta di esplodere già sabato prossimo. Ma sono convinto che dimostrerà il suo valore, consapevole che può apprendere molto dai colleghi che ha davanti”.
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