Cannella: “Rosa costruita per Castori, rischioso esonerarlo e partire da zero”

Giuseppe Cannella, operatore di mercato con un lunghissimo passato da direttore sportivo alla Salernitana, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoSalernitana per parlare di questo complicato inizio di campionato e non solo.

Direttore, queste prime tre uscite in campionato sono state a dir poco negative per la Salernitana. C’è qualcosa di positivo da raccogliere?

“Intanto c’è da considerare che la Salernitana ha giocato due gare difficili in trasferta, poi in casa con la Roma, quindi ci può stare questa partenza. La prima uscita col Bologna è stata caratterizzata dall’onda d’entusiasmo dei tifosi per il ritorno in A, in quell’occasione i granata se la sono giocata. Questa situazione era presumibile, ora di positivo c’è poco. Quando incassi qualcosa come 11 reti in tre gare, ci sono per forza diverse cose da rivedere”.

Mettere già “alla gogna” Fabrizio Castori è giusto? Quali colpe ha – se ne ha – l’allenatore?

“Castori? Quali colpe? Lui è alla seconda esperienza in Serie A, fa del gruppo la sua migliore qualità. C’è da avere pazienza e bisogna considerare che ti ha portato in A. La squadra ha cambiato molto, è in una fase di assestamento, per trarre giudizi è ancora presto. Capisco l’amarezza dei tifosi, ma bisogna pazientare”.

La Salernitana dello scorso anno, in B, incassava e segnava poco, attendeva e poi faceva male alla prima occasione buona. Questo tipo di gioco può essere efficace anche in una categoria molto diversa come la A?

“Sono d’accordo sul fatto che la Serie A sia completamente diversa dalla B. Se vuoi restare dietro la linea della palla hai bisogno di giocatori che possano garantirti una fase difensiva impeccabile. Sotto questo aspetto, i granata – ad eccezione forse di Gagliolo – non ha giocatori di grande esperienza in questa categoria. Bisogna cercare delle soluzioni, credo che Castori voglia lavorare su questo. L’arrivo di Ribery può dare qualcosa in più”.

Parlando proprio di Ribery, che tipo di aiuto può fornire a Castori dal punto di vista tattico? Al di là della grande esperienza che può darti un giocatore che in carriera ha vinto tutto.

“Questa è una squadra molto diversa da quelle in cui ha militato nella sua carriera. In questo contesto è libero di prendere in mano la squadra, anche in un ruolo non suo. Alla lunga gli avversari potrebbero adottare delle contromisure per limitarlo, facendo il trequartista. Penso che l’aspetto positivo di questa mossa sia l’avere un grande campione in rosa, una guida sia sotto l’aspetto qualitativo che della morale. È un giocatore che in carriera ha sempre fatto la differenza, a Salerno deve portare quella tranquillità che in questo momento manca”.

Da operatore di mercato, vista la campagna acquisti di questa Salernitana, quali pedine mancano all’appello? Si parla ad esempio di mancanza di qualità a centrocampo…

“Non è possibile per me dare giudizi di questo tipo. Quando non vivi un’azienda non puoi avere certezze su quello che c’era da fare. Castori ha vinto un campionato di B, meritava fiducia, conosciamo il gioco che gli piace impostare. È una situazione che può essere consolidata solo con un allenatore capace di gestire il gruppo in tranquillità. Bisogna stare vicini al tecnico e alla squadra, come hanno fatto i tifosi in occasione del match con il Torino. I tanti gol incassati in queste prime gare possono farti perdere delle certezze, ma bisogna stare tranquilli e avere fiducia in Castori: questa è una rosa costruita per lui”.

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