“C’è un regolamento sportivo, ma esiste anche un aspetto di natura civilistica altrettanto importante: il bene non può essere deprezzato. Considerando che il club è stato valutato tra i sessanta e i settanta milioni di euro, ci vogliono tempistiche completamente diverse: anche chi acquista chiederà documenti, garanzie e tutto ciò che è necessario per concretizzare un passaggio di consegne a cifre elevatissime, l’auspicio è che chi governa il mondo del calcio si affidi anche al buonsenso. Il presidente Gravina ha detto che la situazione era chiara già dal 2012, è evidente che nessuno consentirà deroghe e che le multiproprietà future sono state già vietate. Estendere i divieti agli affini mi sembra una forzatura, basti pensare che se Mezzaroma volesse comprare il Perugia non potrebbe farlo. Esistono strumenti civilistici come una cessione a un fondo o ad un trust, mi meraviglio che a livello federale tutte queste soluzioni totalmente legali non vengano prese in considerazione. Senza dubbio il conflitto di interesse c’è e la problematica va affrontata, ma allo stesso tempo la gente merita che le cose vengano spiegate in modo corretto. Se non la iscrivi in serie A in quale categoria la metti? E il merito sportivo non conta più niente? E chi lo spiega a centinaia di migliaia di persone che il sogno si può trasformare in un incubo? Mi viene l’orticaria solo a parlarne: la Salernitana ha conquistato sul campo, con pieno merito e tanti sacrifici, la possibilità di disputare il torneo di A, un campionato che trarrà enormi vantaggi dalla presenza di una piazza di spessore, con un potenziale da 30-35mila spettatori a partita. Il buonsenso non può non tener conto dei risultati sul campo. La Salernitana non può essere depauperata. La querelle distrae, toglie energie e concentrazione e non va bene: la dirigenza deve essere libera di programmare il futuro, alla pari delle altre. Aver guadagnato quindici giorni consentirà di fare chiarezza, circolano tante ipotesi e oggi Gravina è stato molto perentorio. Spero si possa arrivare a dama in fretta, la Salernitana merita di essere difesa in serie A con il massimo delle forze possibili. Va allestita una rosa in grado di salvarsi, ma Castori conosce il campionato ed è uno studioso di calcio. Ci sono giocatori in comproprietà che vanno riscattati, trattative da intavolare. Lotito e Mezzaroma devono uscire da questo dilemma, noi ci siamo battuti contro chi diceva che non volessero andare in serie A: fandonie, lo dimostrano i fatti. E’ legittimo che difendano i loro interessi economici perché per 10 anni hanno speso, allo stesso temo CONI e FIGC hanno chiesto di adeguarsi e bisogna accorciare i tempi. Occorre un passaggio ponte che consenta, nel tempo, di cedere la società. Mercato? Paradossalmente alcuni giocatori possono fare meglio in A che in B, se Lombardi recuperasse sarebbe un valore aggiunto e seguirei con attenzione la crescita di Bogdan”. Così il giornalista Tullio Calzone, firma di prestigio del Corriere dello Sport, intervistato da Telecolore.
2021-05-17
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.