Celeste: “La Salernitana è la mia serie A! Lotito via? E che fine facciamo dopo?”

E’ stata la sua settimana, un tributo generale e un meritato riconoscimento per tutto quello che ha rappresentato, rappresenta e rappresenterà nella storia granata. Lei che, sotto la neve o con 40 gradi, ha seguito e segue dappertutto la squadra del cuore a prescindere da acquisti, classifica e regolamenti. Provateci ancora a dire che chi va allo stadio sia “colluso” o abbia poca dignità, soprattutto a chi ha tantissimo da insegnare a quelle nuove generazioni cresciute a pane e Delio Rossi e che si scandalizzano per un quarto posto in serie B a -1 dalla promozione diretta. Celeste Bucciarelli compie 80 anni, la mamma di tutti gli ultras è stata applaudita e osannata prima della sfida di lunedì sera sia dalla società, sia dalla curva Sud. Ai microfoni di Telecolore ha rilasciato una intervista che fa necessariamente riflettere, parole che il popolo web dovrebbe ripetere come un mantra facendo un bagno d’umiltà: “La Salernitana è la mia serie A, un elisir di eterna giovinezza. Come farei senza la mia squadra del cuore? In casa o in trasferta cerco sempre di esserci, di dare il mio contributo con il tifo, di non lasciarla sola. E’ la mia vita, la categoria non mi interezza. Anzi, andrò controcorrente: sarei felicissima se vincessimo il campionato e potessimo giocare a San Siro o all’Olimpico, ma la cadetteria ha un fascino incredibile e la sua imprevedibilità mi porta a godermi questi  campionati senza pretendere altro. La tifoseria di Salerno è matura e spettacolare, lo sanno in tutt’Italia, non sono una che difende Lotito a prescindere ma mi chiedo cosa ci sia dopo se dovesse andar via. Che fine farebbe la Salernitana?  Ci sono imprenditori che investirebbero e che ci potrebbero garantire risultati migliori? Rispetto le contestazioni, ci mancherebbe, però bisogna riflettere e ragionare. Ricordi? Il mio presidente preferito sarà sempre Peppino Soglia. Era uno di noi, anzitutto un tifoso”

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