Chiariello: “Non è un derby, è sentito solo a Salerno. Siete in A da troppo poco tempo”

Ha fatto molto discutere l’intervento a Telecolore del giornalista di Canale21 Umberto Chiariello. Durante la trasmissione “Tifosissimi”, organizzata e ideata dal Salerno Club 2010, non sono mancate le solite dichiarazioni polemiche che hanno scatenato il dibattito sul web. Ecco quanto ha detto suscitando anche il fastidio degli ospiti presenti in studio: “Non riesco a capire come mai ci si ostini a parlare di derby. Milan-Inter è un derby, lo sono Juventus-Torino, Sampdoria-Genoa e Lazio-Roma. Altrimenti dovremmo usare questo termine anche per Monza-Inter o Cremonese-Milan. Aggiungo: al massimo, su sponda Napoli, potremmo sentire quello con l’Avellino in virtù di una serie di partite che si sono disputate nel campionato di serie A. Sotto questo aspetto la Salernitana ha fatto la sua prima apparizione su questo palcoscenico negli anni Novanta, retrocedendo subito. Intendiamoci: io ho giocato nei Pulcini della Salernitana, sono tifoso granata e sarei felicissimo se il Napoli vincesse lo scudetto e se Nicola riuscisse a salvare una squadra ad oggi in grandissima difficoltà. De Sanctis lo conosciamo bene. Persona seria, professionista serio, ma il direttore sportivo è un’altra cosa. Magari nel tempo diventerà un dirigente di alto livello, ma Iervolino aveva puntato su Sabatini e, oggi, è evidente si sia fatto un passo indietro. Al netto di due attaccanti che si rivelarono impresentabili, Sabatini in pochi giorni rivoltò la rosa come un calzino contribuendo in modo determinante a conquistare una incredibile salvezza. Ma ci rendiamo conto che, in difesa, a parte Gyomber ci sono giocatori che non sono all’altezza e che non ci sono esterni? Se poi vogliono farci credere che Sambia è all’altezza della serie A allora è un altro discorso”.

Chiariello prosegue: “La rivalità si sente solo a Salerno, per noi è una partita come tutte quante le altre. Il presidente Iervolino fa bene ad invocare un terzo tempo tra le due tifoserie, è una sconfitta per il calcio non avere i napoletani all’Arechi e la stessa cosa accadrà per la partita di ritorno. So che a Salerno ci sono degli stupidi che continuano a vivere questa rivalità assurda, dovrebbero rendersi conto che al Nord si aiutano e che al Sud dovremmo essere uniti per combattere lo strapotere di alcune realtà. Sui social vogliono spesso farmi passare come un anti Salernitana, mi riempiono di insulti e questa cosa è ridicola. A me interessa fare delle analisi oggettive, ancora adesso ribadisco che Salernitana-Napoli non è un derby! Sul piano tecnico, se il Napoli fa il Napoli è difficile pensare che la Salernitana vista in questo periodo possa opporre resistenza. L’eliminazione dalla coppa Italia spingerà la formazione di Spalletti ad essere ancora più aggressiva, se doveva esserci un calo psicologico dopo il trionfo sulla Juventus diciamo che il ko con la Cremonese ha permesso di smaltire tutto e di concentrarsi di nuovo al 100% riattaccando la spina. Il caos di questi giorni? Ho già detto la mia sul direttore sportivo, anche la vicenda Nicola è un qualcosa di unico nella storia del calcio. A mia memoria non ricordo una querelle del genere, dopo un 8-2 che avrebbe richiesto decisioni drastiche e non una serie di iniziative social poco opportune. Credo che Iervolino debba affidarsi meno al web per diffondere i suoi messaggi”.

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