Ci Scrive: “Collette, bancarotta, assegni a vuoto e incasso coattivo, sono ricordi remoti…”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un tifoso:

Sono un semplice cittadino e tifoso, uno tra i tanti, che appartiene ad una maggioranza silenziosa, che spero ora come non mai faccia sentire la sua voce, come contraltare civile, ad una disinformazione che preoccupa nelle sue forme e ancor di più, nella sostanza e nei contenuti. Chi è salernitano ha nel cuore dalla nascita la Salernitana, perche viene tramandata, si respira nell’aria, anche chi è forestiero e viene a Salerno è affascinato da questa magica passione. Ora in questi giorni, proprio in prossimità della festa più importante per la Salernitana, i suoi 100 anni di storia, si leggono e scrivono ormai da mesi, scontri e veleni tra Istituzioni cittadine e la proprietà della Salernitana. Ho vissuto per circa 30 anni fuori dalla mia citta per motivi di lavoro, ma la Salernitana l’ho seguita ovunque con treni ed aerei perche o si ama o si è indifferenti,ma non si specula sulla squadra del cuore se si e veramente innamorati. Invece oggi leggendo ancora di questi vicissitudini e screzi, mi sono chiesto, se la Salernitana sia una delle tante società partecipate dal Comune, per cui lo stesso ha facoltà di controllo o invece come risulta sia una società imprenditoriale privata, il cui bilancio al costo di euro 32, può essere visibile e scaricabile, soprattutto a tanti che ne parlano, ma non lo conoscono. Una società privata, nulla deve palesare a Comune, istituzioni, etc, circa programmi, investimenti, ha un obbigo civile e morale di mantenere rapporti di collaborazione e cordialità ma nulla più e questo ovviamente e vicendevolmente per le istituzioni.

Credo che tutto questo interesse per il Centenario, che personalmente mi sembra piu un business, che la gioia di festeggiare la propia squadra, abbia un soggetto mancante, il quale, avendo anche acquistato dopo ennesime polemiche e pressioni il simbolo del cavalluccio, né è proprietario, pertanto al netto di tutte le autorizzazioni che immagino, la Salernitana abbia concesso, potrebbe diffidare dall’uso dello stesso, eppure tutti lo usano a vario titolo senza mai ringraziare. Il verbo voglio…vogliamo..pretendiamo, sono gli unici conosciuti da quando Lotito è a Salerno e pur denunciando i suoi comportamenti spesso imprevedibili e non educati, è altrettanto vero che questo ha nutrito l’informazione perché in passato ci si doveva preoccupare di iscrivere la Salernitana, di fare collette per le trasferte vedi Verona, bancarotta, serie D, assegni a vuoto a giocatori, ma tutto ciò non rientra nella dignità calpestata di noi tifosi, perché noi eravamo abituati da anni a tutte quelle nefandezze gestionali. Ricordo e concludo, che a sei anni, mio padre mi condusse al Donato Vestuti per la prima volta, ero emozionato, sin dalla sera prima ed una volta entrato in quel simbolo storico della Salernitana oggi abbandonato miseramente, la partita non iniziava e mio padre mi disse, non preoccuparti hanno le stesse maglie, il ritardo e dovuto a questo, devono cambiarle……in realtà stavano pignorando l’incasso…..

Alla tifoseria unica come poche auguro buon centenario, ai ragazzi della curva grazie, per la loro infinita passione. Alle istituzioni di fare le istituzioni perché la nostra Salerno ha problemi più urgenti e gravi ed usi il Centenario non per dividere ma aggregare tutte le componenti, perché la Salernitana è un patrimonio non gestibile con dichiarazioni di comodo, articoli di giornale e screzi….la Salernitana è passione e la passione il popolo anche se si cerca di sopirla non la perde mai se è vera… ed a Salerno lo è…
Auguri Salernitana.

IL CONTE DI MONTECRISTO

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