Colomba: “Non c’è gioco? Mi viene da ridere! Il Profeta vince una volta, alla gente interessano i risultati”

“Il campionato di B è questo, nessuno ha un rendimento ottimale e continuo. Bisogna mettere in preventivo momenti ottimi a fasi di difficoltà, c’è una bella lotta per il secondo posto ma tutto sommato la Salernitana ha un solo punto di distacco e ci sono tutti i presupposti per chiudere la stagione da protagonisti. Sinceramente non capisco tutto questo scetticismo: la piazza vuole sognare ed ha una potenzialità enorme, che io conosco bene, ma ad oggi la stagione è stata positiva. Il mercato? Evidentemente la società ha voluto e potuto fare questo, l’allenatore ha dato le sue indicazioni e il club gli ha messo a disposizione un organico competitivo. E’ un torneo aperto a tantissime squadre, vedo anche nomi di squadre blasonate che, di recente, militavano a testa alta in massima serie. Quest’anno vincere sarà difficile per tutti, non solo per la Salernitana”. Così il doppio ex di Ascoli e Salernitana Franco Colomba ai microfoni di TuttoSalernitana. Si parla delle tante critiche rivolte a Castori sul cosiddetto “bel gioco”: “E’ il periodo dei profeti, pare che qualcuno improvvisamente esca fuori e provi ad inventare calcio. A me fanno ridere queste cose. Allegri ha perso il posto alla Juventus perchè era concreto…,ma vinceva. La gente vuole vedere i risultati, il resto sono chiacchiere. Le partite belle e vittoriose fanno piacere a tutti, ma lo spettacolo vero è portare a casa i punti. Quanto alla Salernitana, ormai la salvezza è acquisita e gli obiettivi futuri saranno determinati dalle potenzialità dei calciatori e dalla mentalità. Abbinare lotta e qualità permetterà di essere competitivi e migliorare le prestazioni”.  Infine sulle difficoltà e i vantaggi che offre un ambiente come Salerno: “Il calcio è questo a tutte le latitudini, è uno sport nazionale e chiunque può esprimere un giudizio. Gli allenatori più vincenti in Italia sono stati Allegri, Lippi, Trapattoni e Capello. Gente che non pensava al divertimento fine a sè stesso, ma al raggiungimento del risultato. Non successi sporadici, ma cicli molto positivi. Il Profeta vince una sola volta, l’allenatore bravo è costante nel tempo. Le critiche fanno parte del gioco, Castori è un allenatore esperto e ha le spalle larghe per sopportare queste polemiche. Ad ogni modo credo che il pubblico, al netto di queste pressioni, sia un’arma fondamentale per la Salernitana e in pochi rimarcano quanto stia pesando vedere quella curva tristemente vuota. Ormai non c’è più differenza tra casa e trasferta, ora che c’è una doppia sfida in campo esterno può essere un vantaggio. Certo, nei momenti negativi non sentire il fischio al primo passaggio sbagliato trasmette serenità. Ma ho allenato in piazze come Napoli, Salerno, Avellino e Reggio Calabria e so bene quanto conti la spinta del popolo”.

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