HoChe gli adolescenti di oggi siano diversi da quelli di un tempo è concetto detto e ribadito più volte, quasi fino alla noia e scadendo nella retorica. A chiacchiere siamo tutti bravi a rimarcare le differenze tra una comunità totalmente superficiale e priva di riferimenti, ma che in passato si rimboccava le maniche seguendo alla lettera gli insegnamenti dei genitori e dei più grandi. Si sperava che il Covid potesse consentire a tutti di fare un salto di maturità a 360°, riscoprendo i veri valori della vita e la bellezza della condivisione, della solidarietà, dell’affetto e dell’amore. Tutto, invece, sta andando in direzione opposta, anche a causa di questi maledetti social che hanno tolto il gusto di comunicare, di guardarsi dentro, di interrogarsi sulle varie problematiche esistenziali e applicare una risposta efficace. Per fortuna un messaggio di speranza arriva da un giovane di grandissimo talento, destinato ad una carriera straordinaria e che ha scelto la casa editrice “Saggese Editori” di Salerno per farsi conoscere al grande pubblico e per dare, con umiltà e senza alcun tipo di presunzione, una piccola grande lezione. Il tre dicembre sarà presentata, virtualmente, la sua opera intitolata “Decisamente, forse”, un libro che rispecchia in pieno il carattere dell’autore e che rappresenta una sorta di viaggio interiore che può essere anche doloroso, ma che comporta una risalita ed una crescita se affrontato a testa alta e senza aggirare gli ostacoli che la vita inevitabilmente di pone davanti. La redazione di GranataCento ha avuto il piacere di chiacchierare con Marco Angelillo, 27 anni compiuti ieri, appassionato di psicologia, di musica, di calcio e di lettura e che è senza dubbio una mosca bianca in un contesto tremendamente piatto. Sostenuto dalla famiglia, da un editore coraggioso quanto ambizioso e da un gruppo di amici che rappresentano il suo “dodicesimo uomo”, Marco ha avuto la forza di mettersi in gioco in un momento non certamente semplice sul piano economico-sociale e proprio per questo merita, a prescindere, rispetto e riconoscenza da parte di chi, siamo certi, inizierà a vedere le cose sotto un’altra ottica grazie ad una narrazione lineare, semplice, ma che arriva dritta al cuore e alla mente:
Inizia a parlarci un po’ di te…
“Ho 27 anni, proprio ieri ho festeggiato il mio compleanno e sto lavorando con grande entusiasmo e determinazione a questo progetto. La passione per la lettura nasce dalle profonde riflessioni nate nel mio animo dopo aver conosciuto l’opera “Uno, Nessuno e Centomila” di Pirandello, un capolavoro che mi ha consentito di analizzare ogni cosa in modo diverso e meno superficiale consentendomi d aprire la mia forma mentis. Da quel momento ho scelto un piano di studi preciso, la lettura è un qualcosa di fondamentale e non finirò mai di ringraziare un gruppo di amici storici con cui ho iniziato un percorso di confronto continuo e giornaliero su qualsiasi argomento quotidiano. Non finirò mai di dire che la forma mentis fa la differenza così come l’approccio ad ogni singola materia. Facciamo l’esempio del cinema o della musica: quando riesci ad ampliare i tuoi orizzonti, cogli sfumature precise, mai superficiali, ti si apre un mondo che appariva sconosciuto. L’ambiente universitario mi ha fornito gli strumenti che mancavano per proseguire un percorso di formazione umana e professionale che mi ha reso quello che sono. Un ragazzo umile, che prova a coinvolgere chi ama in tutto ciò che fa. Senza la presunzione di insegnare, ma con la voglia di aiutare a riflettere”.
Arriviamo all’opera “Decisamente, forse”, libro dai contenuti per nulla banali ma spiegati con grande semplicità…
“Titolo esplicativo, omaggio alla band Oasis che ho sempre amato particolarmente. E’ un libro che parla di dubbi, di incertezze, di momenti difficili che una persona può affrontare durante la propria vita. Lo si fa attraverso il racconto del fallimento del protagonista, è una sorta di romanzo che definisco “ascensore”. E’ una lettura, spero, ricca di significati. C’è un mix tra semplicità e profondità, ho voluto trasmettere alla gente una serie di sensazioni che vanno dalla paura della sconfitta alla soddisfazione per la risalita. Che, lo sottolineo, dipende non solo dalla sorte, ma anche e soprattutto da un percorso interiore che, talvolta, può essere doloroso ma porta sempre a conoscerci meglio. E’ un romanzo ascensore perché scava nei lati più bui del protagonista, ma con lentezza: ogni piano è oggetto di riflessione. Ogni capitolo può rappresentare un aspetto diverso, in cui, sprofondando, ti addentri in ragionamenti esistenziali che ti consentono, risalendo, di rivedere gli stessi piani con una visione diversa. Rivalutare ciò che c’è all’interno ci aiuta a vedere l’esterno in modo differente”.
Il tuo amore per la psicologia, la base di studio e la tua intelligenza quanto hanno inciso nell’accettare e nell’adattarsi ai cambiamenti della vita imposti dal Covid?
“Il primo lockdown l’ho affrontato in maniera molto equilibrata, non è stato semplice ma credo sia un problema diffuso che, purtroppo, ha cambiato l’approccio alla quotidianità di milioni e milioni di persone e non solo del sottoscritto. Purtroppo sono emersi fortemente quei limiti che condizionano i rapporti umani, è impossibile condividere idee ed esperienze e sarebbe bello ampliare i propri orizzonti riscoprendo il piacere della lettura. Ci sono i social, ma le emozioni che ti trasmette un testo scritto secondo me vanno oltre. Si possono creare tanti spunti di riflessione, un libro ci consente di mantenere un alto livello di comunicazione ma anche una propria intimità e interiorità. Chissà che la mia opera non possa farvi compagnia ed essere un piccolo contributo per andare oltre le difficoltà che inevitabilmente stiamo vivendo soprattutto sul piano mentale.”
Presentazione a distanza, però aspettiamo un grande evento anche live appena possibile…
“Ci sarà la presentazione il prossimo 3 dicembre, ovviamente via streaming esclusivamente dalla pagina facebook della Saggese Editori. Io sarò collegato da casa mia o dalla biblioteca, la mia relatrice – che ha scritto la prefazione- sarà in diretta da Bari. Prima che ci fosse questo secondo lockdown stavamo organizzando una presentazione live, nulla vieta di organizzare un evento apposito non appena la pandemia lo permetterà. Emozioni? Sono totalmente focalizzato sull’uscita del primo libro e il feedback mi incuriosisce, spero che dalle mie parole possa scaturire tra le persone un confronto costruttivo. Sono pronto ad accettare anche le critiche, ci mancherebbe altro. Può sembrare banale, ma reputo che il numero di copie che venderò non rappresenta il mio pensiero principale: vorrei vendere la metà delle copie rispetto alle previsioni, ma che la gente che mi darà fiducia possa ritenersi soddisfatta ed arricchita. Mi darebbe una spinta in più per altri lavori futuri”.
Come hai conosciuto la “Saggese Editori”, ormai un punto di riferimento dell’editoria salernitana grazie ad un ragazzo ambizioso e valido come Francesco?
“E’ stata una cosa del tutto casuale. Ricordo che mi stavo confrontando con una mia collega, avevo questo manoscritto tra le mani e avevo chiesto di mettermi in contatto con qualche casa editrice che potesse essere in linea con le mie idee. Faccio un grande in bocca al lupo anche a Francesco, sono convinto che ci toglieremo grosse soddisfazioni assieme”.
A chi dedichi questa prima opera che, senza dubbio, avrà grande successo?
“La gente che è sempre con me in tutti i momenti della mia vita non ha bisogno di dediche ufficiali, sanno che sono i miei compagni di viaggio e quanto mi hanno aiutato. Piuttosto preferisco rivolgere un pensiero a chi sta attraversando un momento di totale buio e non sa come uscirne. E’ un’opera per loro, che spero possa arricchire e dare forza”.
Il nostro è un sito soprattutto di calcio. Sei tifoso?
“Sì, sono interista. E la mia vocazione per la psicologia mi aiuta anche in questa fede calcistica così particolare. Battute a parte, aspetto di essere vostro ospite nella sfida contro la Salernitana. La partenza dei granata è stata buona, chissà che non possa essere l’anno giusto. La rosa mi sembra competitiva, speriamo di festeggiare il successo del libro e la Salernitana in serie A”.
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