Critiche ingenerose a Capezzi e Di Tacchio, elementi preziosi per il rush finale. In mediana la certezza è sempre Akpa Akpro

Dopo la partita contro il Pisa abbiamo letto valutazioni e commenti molto negativi nei confronti di buona parte dei calciatori granata. Anche la nostra redazione non è stata tenerissima nelle pagelle, del resto lo stesso Ventura ha riconosciuto che il secondo tempo è stato deludente e che i subentranti non hanno avuto un approccio positivo. Discorso totalmente diverso, però, sminuire le potenzialità dell’organico allestito dalla società e in particolare del centrocampo. Prendiamo Di Tacchio, classico esempio della memoria corta e dell’irriconoscenza di qualcuno. La gente ha sempre chiesto calciatori che sudano la maglia e che mostrino professionalità, sotto questo aspetto il capitano è inattaccabile. Abbiamo già dimenticato lo strepitoso campionato disputato l’anno scorso, quando ha contribuito in modo determinante alla salvezza della squadra trasformando anche l’ultimo e delicatissimo rigore? Potrà avere qualche limite tecnico, emerso soprattutto ora che si gioca con un modulo che predilige la qualità e il fraseggio e non la fisicità. Ma sminuire il suo ruolo all’interno della rosa e dello spogliatoio significa cadere in un errore gravissimo. A Chiavari potrebbe toccare a lui che, ricordiamolo, era reduce da un infortunio e da uno stop ancora più lungo rispetto al resto dei compagni. E’ assolutamente fisiologico patire, da subentrante, la prima fatica e il primo caldo dopo 120 giorni tra infermeria, allenamenti domestici e ritiro-bis. Stesso discorso per Capezzi, uno che ha vinto il campionato a Crotone, che a gennaio era richiestissimo in B e che è tesserato per la Sampdoria in serie A. E’ ancora lontano dalla forma migliore ed è palese, ma è quel giocatore che mancava alla Salernitana. Inserimento, dinamismo, piedi buoni e un’intelligenza tattica notevole per la categoria, un potenziale valore aggiunto che ha bisogno di un tempo naturale per entrare in condizione e mostrare di che pasta sia fatto. Riteniamo che il centrocampo possa essere il punto di forza della squadra. Non tanto per Dziczek (che sta facendo benino, ma deve ancora migliorare tantissimo e raggiungere la continuità di rendimento nell’arco dei 90 minuti), quanto per Akpa Akpro. Di altro livello, un fiore all’occhiello sotto ogni aspetto. Un terzetto con Di Tacchio e Capezzi non sarebbe rapidissimo e dinamico come piace agli esteti del calcio, ma esalterebbe gli esterni e le punte fornendo quella protezione necessaria e quell’equilibrio che non dovrà mai mancare specialmente in trasferta. Tempo al tempo, dunque, ma soprattutto fiducia. Se mezza serie B chiedeva questi calciatori un motivo ci sarà.

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