Cudini: “Iscrizione ultimo dei problemi: pensate che Lotito sia uno sprovveduto?”

Artefice del capolavoro in serie D a Campobasso, il tecnico Mirko Cudini, ex difensore della Salernitana, ha parlato ai microfoni di TuttoC della promozione in A dei granata (23 anni fa fu uno dei protagonisti) e della spinosa questione sulla multiproprietà.

“Parto dalla fine: credo sia l’ultimo dei problemi. Lotito non è uno sprovveduto e certo non disperderà i sacrifici fatti per passare dalla D alla A in una piazza di livello assoluto. Secondo me il suo obiettivo è lasciarla a persone di fiducia, magari con una base rappresentata dagli stessi presidenti e dirigenti che hanno vinto in questi anni. Credo che Salerno debba godersi questo momento senza paure e pensieri. E’ vero che la storia parla di appena due campionati di massima serie, ma la tifoseria è top e merita indubbiamente questo palcoscenico. Salvarsi il primo anno potrebbe consentire di aprire un ciclo”.

E l’ultima promozione, quella di 23 anni fa, vide Cudini grande protagonista…

“Fu una bella annata, in uno stadio sempre pieno e che faceva la differenza. Quella di Rossi era una squadra all’attacco, che esprimeva un buon calcio e che cercava sempre il gol. Castori ha una mentalità opposta, trasmette concetti chiari ed è concreto. Alla fine conta il risultato, hanno vinto entrambi e meritano i complimenti”.

C’è ancora chi si chiede perché un giocatore così bravo non fu riconfermato in A…

“Evidentemente la società non si fidava molto di calciatori con poca esperienza in massima serie. Io ed altri, tra gli artefici del salto, fummo mandati via e ci  rimasi molto male. Tornai l’anno dopo in B e giocai il girone di ritorno, finimmo settimi”.

Fra qualche anno si vede in panchina all’Arechi, ovviamente in serie A?

“Beh, magari! Sognare non costa nulla e sono un allenatore ambizioso. Guidare una squadra in cui hai giocato e vinto, in un ambiente fantastico, sarebbe bellissimo

Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.