Curva Nord, tutto rimandato: lavori ancora fermi. Le gravi colpe del Comune e il ruolo di De Luca

Un restyling a metà in occasione delle Universiadi, le promesse non mantenute all’indomani della promozione in serie A, l’entrata a gamba tesa di De Luca per stroncare sul nascere le velleità di Iervolino e, ora, l’ennesimo ritardo ingiustificato e ingiustificabile sulla tabella di marcia. Questi due mesi di stop forzato dovevano servire per completare i lavori allo stadio Arechi e ritrovarsi, il 4 gennaio, con un settore in più aperto al pubblico e condizioni meno scomode per gli spettatori. Nulla di tutto questo: novembre è finito e dei tornelli in curva Nord non c’è traccia. Le responsabilità del Comune sono note ed evidenti, molti tifosi hanno preso d’assalto la pagina facebook del Sindaco Vincenzo Napoli per esprimere disappunto estendendo il discorso a quanti hanno fatto proclami senza dar seguito con fatti concreti. Stavolta non ci sono scuse, è inammissibile che un settore popolare che può ospitare migliaia di persone sia chiuso alla tifoseria locale da oltre 15 anni senza che nessuno esca allo scoperto per assumersi le colpe o per spiegare quale cavillo burocratico – unico caso in Italia – freni quest’opera di manutenzione assolutamente necessaria. E il quadro è ancora più desolante se si considera che, stavolta, c’è una proprietà facoltosa che, da mesi, manifesta la volontà di gestire lo stadio in prima persona e con i propri soldi. Appello che è rimasto inascoltato, l’Arechi rischia di essere ancora una volta il pomo della discordia tra un ente pubblico che, tuttora, non ha garantito nemmeno un palazzetto dello sport e una società privata che vuol rendere grande la Salernitana e che, tirando troppo la corda, potrebbe spazientirsi e decidere, seppur a malincuore, di spostarsi in provincia. E sarebbe uno schiaffo morale clamoroso per chi, il 19 giugno, sale sul carro per poi non garantire nemmeno i servizi essenziali e per chi, dopo aver popolato il “Maradona” per due anni, si è ricordato improvvisamente dell’esistenza della Salernitana sbandierando investimenti milionari pur di non dare la concessione totale e pluriennale a Iervolino.

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