E ora Monza diventa davvero importante. A gennaio calendario di fuoco

Al di là delle sconfitte odierne di Verona e Monza, possiamo dire che la sconfitta di ieri è del tutto fisiologica se relazionata al valore dell’avversario, alle assenze in difesa e al cammino di una squadra che probabilmente continuerà ad alternare vittorie di prestigio a ko beffardi come quello di ieri. Il +10 sulla zona salvezza è l’unica cosa che conta, che poi si sia noni o undicesimi è davvero relativo a questo punto della stagione. Non vogliamo passare per uccelli del malaugurio, ci mancherebbe. Questa rosa è di gran lunga superiore alle dirette concorrenti e immaginare che chi domina a Torino e a Roma possa retrocedere appare esagerato e, forse, utopistico. Ma la gara di Monza assume un valore incredibilmente importante. Dopo aver steccato gli scontri diretti interni con Lecce, Empoli e Cremonese, ora diventa fondamentale tornare dalla Lombardia con un risultato positivo. Andare alla lunghissima sosta con due sconfitte di fila, più il pari interno con l’ultima della classe, non renderebbe merito alla squadra e non farebbe godere appieno di una stagione comunque sin qui altamente positiva. In più a gennaio c’è un calendario di fuoco ed è facile immaginare che in basso si rinforzeranno in molte. Alla ripresa ci saranno le gare con Milan, Torino, Atalanta e Napoli, poi in rapida successione Juventus e Lazio all’Arechi. Il Benevento sia d’esempio. Nessun allarmismo, ottimismo assoluto e certezza che la squadra è forte e la società è seria. Ma abbassare la guardia sarebbe pericoloso. E allora tutti uniti per il colpaccio a casa Galliani. 20 punti dopo 15 giornate sarebbero davvero tanta roba…

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