Editoriale: GranataCento, un’altra bella avventura, ma…

di Maurizio Grillo

E’ stato un torneo sofferto, troppo, che per fortuna, si è chiuso per la Salernitana con una salvezza acciuffata per i capelli. Mai avremmo creduto in un campionato del genere. L’estate scorsa a fine calciomercato, tutti e dico tutti, addetti ai lavori e tifosi, eravamo soddisfatti e sognavamo, quantomeno un ingresso trionfale nei play-off. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco ed ecco che è accaduto quasi l’impossibile alla vigilia dell’anno più importante della storia granata. A coronare un torneo infame, irregolare (già in partenza con 19 squadre) e dominato dalla politica anziché dai regolamenti, le decisioni che hanno fatto indignare l’Italia pallonara, assunte da Lega B, Tar, consiglio di garanzia del Coni e chi più ne ha più ne metta, che hanno costretto Salernitana e Venezia a giocare i play-out in condizioni fisiche e psicologiche da film drammatico.

Il sottoscritto ha sempre seguito con passione le vicende della Salernitana, talvolta anche criticato da una parte dei tifosi granata, per alcuni pareri contrastanti con il loro pensiero. In ogni caso giusto o sbagliato, il mio pensiero è stato sempre rivolto all’amore per la casacca granata e sempre e comunque in buona fede appunto per tale motivo. Ora, a una certa età e dopo le cocenti delusioni dell’ultimo torneo, ho deciso di dire basta. Amerò sempre la Salernitana e la seguirò con identica passione, ma senza più assumermi la responsabilità di un giornale. La mia avventura con GranataCento, nata con tante speranze di raccontare nell’anno del centenario una promozione in Serie A, considerando quanto invece accaduto, si può dire conclusa. Ringrazio l’editore, che mi ha dato fiducia e la responsabilità di un portale che è andato ogni oltre aspettativa, se consideriamo la nascita meno di un anno fa. Ringrazio anche gli amici fedeli Enzo Sica e Antonio Villari, che mi hanno ancora accompagnato in un’altra avventura e Alessandro Luciani, la cui collaborazione è stata preziosa.

Come dicevo, continuerò a seguire la mia squadra del cuore anche come giornalista, ospitato su altri portali, ma senza l’impegno di una direzione, diventata troppo onerosa per un uomo della mia età. Ringrazio i tanti amici lettori, che continuano a seguirmi dal 2008 e anche chi, in qualche modo ha sempre contrastato il mio pensiero, compresi i “colleghi” di altre testate, che hanno ottenuto il risultato di darmi la forza per un impegno maggiore, grazie alle loro “pungolate”, ottenendo quindi effetto contrario a quello desiderato. Ora potranno fare i loro “scoop” liberamente, senza doversi confrontare con i portali che mi hanno accompagnato da undici anni a questa parte e che ho avuto l’onore di dirigere. Largo ai giovani, lascio a loro il testimone e l’onere di cercare anteprime, soprattutto in questo periodo alle porte del calciomercato…

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