Esplode la Tutino-mania: l’attaccante è il migliore in campo. E c’era chi parlò di trattativa inventata e scritta sotto dettatura…

Stabilire chi sia stato il migliore in campo ieri è esercizio piuttosto semplice. Gennaro Tutino è stato l’autentico trascinatore della Salernitana, un calciatore che mancava da lustri e che sta facendo la differenza non solo per le sue indiscutibili doti tecniche, ma anche e soprattutto per la fame di calcio e per la gran voglia di essere determinante che lo hanno spinto a preferire Salerno ad altre realtà teoricamente più ambiziose per riportare entusiasmo e riscaldare una piazza, ad oggi, freddissima. La doppietta di ieri racchiude un po’ tutto: senso della posizione, qualità, rapidità, imprevedibilità, capacità di non dare punti di riferimento ai difensori avversari. Tutino è il classico attaccante che “sente la porta”. Lo avevamo visto a Verona, quando ha trasformato una sponda innocua in un grandissimo gol. Abbiamo avuto la controprova ieri, con la sua prima doppietta in maglia granata che lo colloca già in testa alla classifica marcatori e che lo consacra come il colpo del mercato estivo. Qui ci sarebbe da aprire una parentesi. Chi cerca di essere positivo e costruttivo esclusivamente per amore della Salernitana viene etichettato, sul web, in ogni modo. E non viene perdonato assolutamente nulla, anche a costo di scadere nell’offesa e nella diffamazione. C’è stato chi, invece, ha provato a ritagliarsi un momento di popolarità asserendo che la trattativa per Tutino non esistesse, che fosse una invenzione derivante da dettati societari, che alcuni siti volessero strappare click e illudere la gente. La memoria corta a convenienza è uno dei tanti difetti di molte persone che, accecate dalla voglia di contestare chiunque, non sanno più valutare i fatti con obiettività e finiranno per credere all’asino che vola. Del resto per qualcuno Della Valle era già al Grand Hotel, pronto a firmare l’atto di compravendita in presenza del Governatore De Luca. Non c’è da aggiungere altro.

Torniamo a Tutino, la nota lieta di questo primo scorcio di campionato. Pur essendo un rapace dell’area di rigore, l’ex Cosenza mostra anche una certa disponibilità al dialogo con i compagni: crossa, fornisce assist, spazia su tutto il fronte offensivo, di fatto ha propiziato i due gol di Kupisz e il quasi pokerissimo di Djuric, con cui l’intesa cresce giorno dopo giorno. Se poi avesse segnato da centrocampo con quel tiro dai cinquanta metri staremmo parlando ufficialmente di un fenomeno. Chissà che la presenza di Lotito in tribuna non lo abbia ulteriormente galvanizzato, con la speranza che il patron faccia un investimento esclusivamente in ottica granata senza proiezioni biancocelesti. La Salernitana ha in casa un grande giocatore, il nuovo Marco Di Vaio. E non deve assolutamente lasciarselo scappare.

Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.