Esposito: “FIGC-Salernitana, ecco le ultime. Il trust non è un sotterfugio: l’era Lotito è finita e vanno garantiti risultati sportivi”

“Fin da subito è parso chiaro si fosse scelta la strada del trust. Due anni fa eravamo tutti diventati esperti di diritto amministrativo, era l’epoca dei playout. Ora siamo tutti esperti di diritto societario. E’ necessario informarsi, ormai parliamo più con avvocati e notai che con esponenti del mondo sportivo. Il trust è un negozio giuridico che separa in modo netto gestione e proprietà. C’è già un trust applicato alla Sampdoria, ovviamente per altre questioni. Chissà che la Salernitana non faccia da apripista, è una soluzione assolutamente legale che risolverebbe tanti problemi. Sappiamo che i legali sono da tempo in contatto con i colleghi della Federazione, il segnale d’apertura c’è stato e le dichiarazioni del presidente Gravina sono pubbliche. Vorrei che fosse chiara una cosa: il trust non è un sotterfugio e non serve a Lotito e Mezzaroma per rientrare in possesso della Salernitana successivamente. Inoltre è fuori luogo parlare di una penalizzazione in tema di mercato, anzi è nell’interesse di tutti garantire ottimi risultati sportivi per agevolare le trattative per la cessione dell’intero pacchetto azionario. A quanto mi risulta la FIGC è favorevole a tutto, a patto che si individui una persona giuridica che possa rappresentare la Salernitana nelle sedi istituzionali. La Deloit potrebbe essere una di queste, è un’azienda che fa questo per mestiere ed offre servizi di ogni genere anche nel mondo del calcio. Il suo unico mandato sarà quello di conservare il bene, ribadisco un concetto: a nessuno interessa che la squadra perda le prime dieci partite ritrovandosi sul fondo della classifica e già virtualmente retrocessa. Ma qual è il valore della società? Per la FIGC 80 milioni sono troppi”. Così il direttore di Telecolore Franco Esposito intervenuto a Radio Bussola. Ecco l’intervento conclusivo: “La FIGC chiede un tempo più ridotto per la vendita: sei mesi, e non gli otto richiesti dalla società. Le due parti sono vicine, devono mettersi d’accordo su alcuni tutti  e l’individuazioni del trustee è quello più delicato. Ho letto anche delle fesserie, qualcuno aveva addirittura parlato di Fabiani: opzione impossibile, ma chi pensa che avrebbero nominato il direttore sportivo? Chiarisco un’altra cosa: i proprietari sanno bene che rischiano di venderla ad un prezzo inferiore rispetto a quanto stabilito, se dopo dieci giornate perdi dieci partite è evidente che il costo scenda. In più dovranno mettere a disposizione risorse per l’allestimento della squadra. Il giornalista racconta quello che sa, ad oggi la situazione è questa. Ma non è detto che il trust sarà la soluzione. Mi sembra difficile pensare che Lotito possa poi cederla in sette giorni. Vedremo quello che succederà , l’interesse di tutti è tutelare il merito sportivo nel rispetto delle normative vigenti. L’esperienza di Lotito e Mezzaroma a Salerno è finita. E’ chiaro che preparare la nuova stagione, in questo momento, diventa complesso. L’operatività non c’è: posso organizzare il ritiro, non contattare un procuratore per imbastire una trattativa di mercato”.

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