Fabiani: “Finti amici ci hanno pugnalato già dopo Pescara…passerete sul mio cadavere!”. Su iscrizione e mercato…

Il direttore sportivo della Salernitana Angelo Fabiani, fresco di rinnovo, ha fatto il punto della situazione ai microfoni di Radio Bussola: “Ci tengo a chiarire una serie di cose, a cominciare da tante voci che stanno circolando da Nord a Sud semplicemente per destabilizzare l’ambiente: noi abbiamo agito nel rispetto delle regole, non abbiamo un euro di debito e i legali della Federazione si sono confrontati spesso con i nostri interfacciandosi in modo costruttivo. Posto che siamo pronti ad integrare laddove fosse ritenuto necessario, aggiungo che le garanzie fornite sono totali: l’era Lotito-Mezzaroma è finita. ci sono due trustee indipendenti che stabiliranno il costo della società e c’è scritto in modo chiaro, a caratteri cubitali, che è una situazione irrevocabile che non consentirà mai ai due imprenditori di rientrare in possesso del pacchetto azionario. Se poi ci vogliamo fidare di personaggi che destabilizzano di mestiere  è un altro discorso, ma state certi che a breve interverrà la Procura della Repubblica perchè è tempo di porre fine a questa manovra artatamente architettata da chi dovrebbe pensare a pagare le tasse. Ora vedo che anche qualche politico dedica tempo all’argomento, altri assicurano di avere fonti di ogni genere. Ma provate a ragionare: una istituzione seria come la FIGC si mette a fornire indicazioni al primo giornalista che passa rispetto ad una documentazione che stanno studiando? Facciamola finita, una volta per sempre. Posso capire la preoccupazione del tifoso, mi rendo conto che leggere a livello nazionale tante fake news non aiuta a stare sereni, ma per una volta vorrei un ambiente totalmente al fianco della Salernitana. Iscriviamoci, come giusto che sia anche nel rispetto del merito sportivo, poi ci sarà tempo e modo per dire tutto nelle sedi opportune”.

Fabiani fa alcune precisazioni: “Un minuto dopo la fine della partita col Pescara finti amici ci davano la pacca sulla spalla ma ci pugnalavano per prendere il nostro posto dopo aver fallito il proprio obiettivo. Sappiano due cose: i consigli del diavolo se li mangia la volpe e dovranno passare sul mio cadavere prima di fare del male alla Salernitana. Ho 60 anni, mi sono tolto le mie soddisfazioni e potevo anche decidere di chiudere la mia esperienza in granata con una promozione. Qualcosa, a livello sportivo, credo di aver vinto a Salerno. Invece è stato un atto di responsabilità per garantire un certo tipo di programmazione. Le trattative? Quelle serie nascono nelle segrete stanze e non sui giornali. C’è chi ha inviato il comunicato stampa prima ai media e poi a Lotito e Mezzaroma, chi voleva condurre una trattativa da un albergo della costiera mentre i nostri notai attendevano a Roma, chi ancora pensava che la Salernitana fosse una vacca da mungere e voleva fittare il ramo d’azienda. Noi abbiamo bisogno di un imprenditore, non di un prenditore. Lotito poteva dire: “La lascio al primo che capita”, invece ha deciso di fare tutto alla luce del sole sapendo che, dall’altro ieri, non ha nessun potere decisionale e la proprietà è in capo al trustee. Chi veramente vuole una casa parla prima col padrone, non con il portinaio o i vicini. E se creiamo un clima negativo è chiaro che faremo tutti il gioco di questi avvoltoi a caccia di pubblicità a scapito dei sentimenti della gente”. Importante chiarire anche che “abbiamo scelto un amministratore delegato che ha un palmares di tutto rispetto, una istituzione. Amico di Lotito? Basta con questa cultura del sospetto, nei documenti allegati c’è scritto chiaramente che la proprietà non è in capo a Lotito e Mezzaoma e non sarà mai più così. Ci siamo mossi seguendo le indicazioni della Federazione, impiegando un certo lasso di tempo proprio per essere dettagliati e non lasciare nulla al caso. Fossero arrivate proposte vere e concrete la partita sarebbe stata già chiusa, perchè il nodo multiproprietà era chiaro da tempo e nessuno voleva speculare. Anche in questo caso vi invito a ragionare: era meglio cederla subito a prezzo più basso di quanto auspicato o rischiare, a dicembre, di doverla dare al primo che capita per rispettare i tempi? Qui c’è stata tanta disinformazione: in sei mesi la società deve essere obbligatoriamente ceduta, gli ulteriori 30 giorni in più servono solo per chiudere una trattativa avviata negli ultimi giorni e che richiede un iter burocratico indipendente dalle volontà di ciascuno di noi. Sottolineo: il nostro amministratore delegato ha lavorato per la Guardia di Finanza, è esperto di legge e di contratti e certo non avrebbe accettato un incarico per appoggiare giochetti subdoli. Abbiamo a che fare con professionisti, forse non è chiara questa cosa. Lasciamo lavorare la FIGC che, con terzietà, valuterà il nostro incartamento dandoci le indicazioni successive se necessario. Anche in Lega A abbiamo depositato la domanda d’iscrizione, siamo fiduciosi e assolutamente sereni”.

Infine sull’aspetto tecnico: “Castori sarà l’allenatore, il ritiro è programmato. Il primo luglio inizierà il mercato e, dopo le firme, annunceremo alcuni nomi sui quali stiamo lavorando. Nemmeno sotto tortura vi direi di chi si tratta, mi conoscete, ma sappiamo che la rosa necessita di alcuni innesti. Budget? Anche qui tante polemiche inutili, nel passato l’autofinanziamento ha permesso di vincere il campionato di B e tornare in serie A. Il bilancio si è chiuso con un attivo di 600mila euro, segno di club solido che non ha pendenze con nessuno. Ci sono 15 milioni di euro nelle casse, più altri 30-35 milioni che arriveranno dai diritti televisivi. I trustee si occuperanno della cessione della Salernitana a gente seria e realmente interessata, è nel nostro interesse garantire risultati sportivi per favorire compratori. Sappiamo quanti sacrifici abbiamo fatto per tornare in massima serie, vi pare che vogliamo retrocedere?”.

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