Fedele (Edicola Boom): “Tifosi determinanti per la salvezza. I bambini vogliono solo gadget granata”

Poche ore alla terza gara in campionato della Salernitana e clima di grande entusiasmo attorno alla nostra squadra del cuore. Chi ha tastato con mano l’umore del pubblico è Giacomo Fedele, responsabile dell’attività Edicola Boom ubicata a Bivio Pratole capace, insieme alla compagna Tiziana Gaito, di trasformare il suo negozio in un autentico punto di riferimento per centinaia e centinaia di supporters. E così la nostra redazione ha avuto il piacere di intervistarlo per rinnovare il tradizionale appello: tutti allo stadio!

Lei era a Roma due settimane fa, quanto è stato bello il tifo nel settore ospiti…

“A volte il sostegno del pubblico fa la differenza più in trasferta che in casa. Sembra un paradosso, ma è proprio così. Eravamo all’Olimpico, c’erano 60mila tifosi della Roma eppure siamo stati in grado di incoraggiare i ragazzi, di farli sentire come fossero all’Arechi, di trasmettere energia ed entusiasmo. E’ vero che in campo vanno loro e che la prodezza di Candreva è frutto della forza del calciatore, ma il dodicesimo uomo siamo noi e siamo stati determinanti pure in uno contesto di livello alto come quello di Roma”.

Proprio per questo è sempre fondamentale essere in tanti…

“E’ vero, sono d’accordo. La curva Sud Siberiano trascinerà come sempre, ma è essenziale che in tutti i settori ci sia la medesima partecipazione. A prescindere dal numero di spettatori, è necessario che ciascuno di noi capisca che, con tifo e passione, può incidere su quanto accade in campo. Il risultato dipende anche dalla spinta dell’Arechi, tante volte siamo stati noi a fare la differenza. Nel giorno della prima in casa abbiamo aiutato la squadra a pareggiare, il principe degli stadi deve essere assolutamente il nostro fortino per salvarci quanto prima e giocare ancora in serie A”.

Campagna abbonamenti che si chiude a 11000. Dato soddisfacente?

“Non molto. E’ vero, di questi tempi e col calcio spezzatino è normale che tanta gente preferisca fare il biglietto di volta in volta. Ma 2800 carnet in più dopo un girone di ritorno a livelli altissimi non può farci fare i salti di gioia. Salerno ha potenzialità enormi che, in questo caso, sono state espresse parzialmente. Lo zoccolo duro è quello, c’è poco da fare. Mi permetto di dare un consiglio alla società: rifletta bene sulla politica dei prezzi. Abbiamo una curva Nord chiusa da anni, la Sud è sold out e non si può partire dai 35-40 euro dei distinti. Chi ha due figli o non lavora fa fatica e resta a casa, a chi giova? Il sostegno del pubblico è importante almeno quanto l’incasso al botteghino, probabilmente si poteva fare qualcosa di mirato e di più preciso. Non è una critica, ci mancherebbe. Iervolino e i suoi collaboratori, in 18 mesi, hanno fatto grandi cose e speso tanto. Mi permetto di parlare semplicemente perchè ogni giorno mi relaziono con decine e decine di tifosi e percepisco ci siano insoddisfazioni legate a situazioni facilmente correggibili e che andrebbero rivalutate. Per il bene della Salernitana”.

A proposito di iniziative e marketing, riscontra un riavvicinamento importante delle nuove generazioni?

“Sì. E poter vendere tanto materiale scolastico consente di toccare le corde del cuore anche ai bambini e ai ragazzini. Negli anni scorsi chiedevano l’astuccio del Milan, il quaderno dell’Inter o il diario della Juventus. Da qualche mese, invece, è sempre e solo Salernitana. Ed è bellissimo”.

 

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