Fotogallery | Aliberti: “Fummo radiati per il debito nei confronti dello stato”

Ospite del convegno organizzato dagli autori del libro “C’è solo una maglia”, l’ex presidente della Salernitana Aniello Aliberti è stato accolto a Coperchia da una cinquantina di tifosi che hanno ricordato quasi con commozione gli anni della serie A e la cavalcata targata Delio Rossi. L’ex presidente della Salernitana ha tenuto ancora una volta a sottolineare: “Ho portato avanti la mia personale battaglia, fummo radiati mentre disputavamo il campionato di terza categoria. Non sta a me ricordare alla gente come siamo retrocessi dalla B e tante altre cose che sono capitate in quei periodi. Preferisco parlare degli anni Novanta, di una squadra che dettava legge su tutti i campi d’Italia seguita  con una passione difficilmente riscontrabile al giorno d’oggi. Non potrò mai dimenticare la vittoria col Vicenza, con il gol di Vannucchi al 90′: mentre pensavamo di esserci salvati, altrove accadevano cose particolari. Mi hanno scippato la mia Salernitana”.

Sul debito accumulato che causò il fallimento della sua Salernitana:Noi avremmo voluto rateizzare, come hanno fatto altre società, ma solo alla Salernitana non è stato concesso e non ci sono spiegazioni. Il nostro debito era nei confronti dello stato, dal punto di vista dei pagamenti, dell’iscrizione e quant’altro eravamo a posto e avevamo fornito le garanzie necessarie. E’ vero che abbiamo incassato dalle cessioni, ma nel tempo c’erano stati anche investimenti consistenti. Ripeterò all’infinito che nel 2005 hanno deciso a tavolino di non iscrivere la Salernitana”.

 

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