Gregucci: “Imbarazzante mettere in discussione Nicola, sono altri ad aver parlato d’Europa”

“Sono imbarazzato a commentare queste situazioni, mi sembra grottesco mettere in discussione un allenatore come Nicola che ha fatto cose straordinarie per la Salernitana dopo due sconfitte di fila che, in un campionato di serie A e quando lotti per la salvezza, ci possono assolutamente stare. Può capitare di commettere qualche errore di comunicazione da parte di qualche componente, ci mancherebbe, l’importante è che poi si torni ad analizzare le cose con equilibrio, serenità ed obiettività senza mettere in discussione il professionista e l’uomo. Nicola ha dato prova di grandissimo attaccamento, per competenza ha raggiunto risultati egregi nella sua carriera. Se il Cagliari fa il gol a Venezia e la Salernitana retrocede si può pensare ad un ribaltone, viceversa bisogna riconoscere il lavoro importantissimo fatto in questi mesi sulla testa e non solo sulle gambe dei giocatori. Un allenatore sa che in Italia si mette in discussione tutto, subito e senza motivo, ma per me sarebbe un suicidio mandarlo via. Già solo parlarne e prendere in considerazione l’ipotesi mi lascia senza parole”. Queste le parole dell’ex  tecnico della Salernitana Angelo Gregucci intervistato dalla nostra redazione. Il mister prosegue nella sua analisi: “Il professionista è di livello, che inizi la stagione o subentri. Parliamo di un uomo di spessore umano altissimo, lavora 24 ore su 24 per la Salernitana e nessuno riuscirà a creargli difficoltà nella preparazione di una gara fondamentale. Col Verona c’è la possibilità di riscattare la sconfitta col Sassuolo, in A le difficoltà capitano anche a chi lotta per lo scudetto. Mettere in discussione la guida tecnica è un gravissimo errore, lui è un leone e si farà scivolare tutto addosso”.

Gregucci è convinto che “rispetto alla divergenza sugli obiettivi è necessario sedersi a tavolo, mangiare una pizza e risolvere le cose all’interno senza sbandierarle in giro. La Salernitana ha un organico tale da salvarsi con tranquillità rispetto alla scorsa stagione, ma prima di parlare d’altro ce ne passa. Si può e si deve migliorare il quartultimo posto pregresso, la programmazione richiede tempo. Non è che ti salvi e poi tutto ti piove dal cielo per grazia ricevuta. Si parla di progetto e poi si mette in discussione l’allenatore per due sconfitte? E’ un anno anomalo, ci sarà lo stop di due mesi per il mondiale del business e un errore di valutazione può essere sportivamente parlando letale. Per questo bisogna fidarsi di un allenatore che conosce l’ambiente, la squadra e il campionato. La serenità prevalga sulla frenesia”. Infine Gregucci ricorda che “Salerno resta una grande piazza, sulla mia pelle posso dire che è una tifoseria che ha onestà intellettuale e che sa riconoscere l’uomo prima ancora del professionista. E’ vero, fa male perdere 5-0, ma ora l’Arechi deve spingere la Salernitana verso prestazioni e vittorie. E’ una piazza onesta, sincera, che sa bene quanto Nicola sia bravo e lavoratore. Allo stesso tempo evitassero di parlare d’Europa League quando si fa un buon risultato. E non mi riferisco alla tifoseria”.

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