Guardare oltre il risultato: onore alla Salernitana, basta poco per una grande stagione

In emergenza e con l’obbligo di gettare nella mischia tre calciatori appena arrivati e non al top della forma. Per di più a cospetto di un avversario che gli addetti ai lavori indicano come indiziato per la vittoria finale. Si temeva una brutta figura, le premesse per vedere una Roma padrona del campo a Salerno c’erano tutte. E invece la formazione di Nicola, almeno per 70 minuti, ha tenuto egregiamente testa ai giallorossi sfiorando il vantaggio con Bonazzoli e andando sotto con una rocambolesca e fortunosa rete di Cristante. Tutti si aspettavano Dybala, Zaniolo, Pellegrini ed Abraham, invece il match è stato deciso da un gol evitabile e nato da una punizione molto contestata dai padroni di casa. Al di là dell’analisi del match, è opportuno guardare avanti in ottica bicchiere mezzo pieno. Oggi la Salernitana è stata battagliera, a tratti si è espressa a buoni livelli e, con un pizzico di qualità e lucidità in più al momento dell’ultimo passaggio, poteva fare davvero male ad una Roma pericolosissima in avanti, ma non certo imperforabile in difesa. Non appena i granata potranno contare su un bomber di comprovata esperienza (Botheim è interessante, ma in queste due gare ufficiali ha confermato di essere acerbo) e un difensore di livello, siamo certi potranno essere la rivelazione del campionato, ancor di più perchè le dirette concorrenti non si sono rinforzate più di tanto e nessuno può contare su un pubblico meraviglioso come quello di fede granata. Specialmente nel primo tempo la spinta è stata incessante, l’Arechi gremito può colmare il gap tecnico con avversari di caratura superiore. E dietro la buona prova della Bersagliera c’è molto del fattore dodicesimo, quello che dovrà fare la differenza non nelle gare di cartello ma in quelle partite con Sampdoria, Empoli, Spezia e Cremonese che saranno a Salerno nelle prossime settimane.

Tornando a stasera, nota di merito per Mazzocchi. Se pensiamo che la Salernitana stava per perdere uno dei migliori esterni della serie A  viene davvero da storcere il naso, la proprietà ora mantenga la promessa e adegui il contratto blindandolo senza se e senza ma. Ha giocato a sinistra, lo ha fatto alla grande e ha meritato la palma di migliore in campo. Non è assolutamente un caso che la luce si sia spenta dopo la cervellotica scelta di sostituirlo. “Non ha svolto buona parte del ritiro, volevo dare minutaggio a Sambia e fargli prendere l’applauso” ha detto l’allenatore in conferenza stampa, parole che sinceramente sono poco accettabili. Sullo 0-3 o sullo 0-4 una gestione del genere è auspicabile, ma se stai provando a recuperare e c’è un esterno che sta vincendo tutti i duelli individuali non puoi pensare al minutaggio o all’inserimento dei nuovi. Ora in palio ci sono i punti e Nicola dovrà dimostrare, come abbiamo sempre detto, di essere un ottimo allenatore e non solo un grande motivatore che determina da subentrante. Per il resto guardiamo avanti con fiducia, la Salernitana ha tutto per essere una mina vagante e per diventare una macchina da punti nel proprio stadio. E a Udine c’è più di una motivazione per scendere in campo con il doppio della cattiveria agonistica…

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