Gyomber, altra partita di altissimo livello. Limiti tecnici? I dati dicono ben altro

E pensare che qualcuno aveva messo in discussione le sue qualità, accogliendolo in B come lo scarto del Perugia retrocesso e sottovalutando quello che fu un gran colpo targato, soprattutto, Fabrizio Castori. Se oggi la Salernitana è in ripresa e può esultare per il doppio clean sheet consecutivo lo deve soprattutto a Norbert Gyomber, leader indiscusso del reparto difensivo cui presenza sta trasmettendo sicurezza anche ai colleghi più giovani. Tra i primi in Italia per anticipi, duelli e contrasti riusciti, l’ex Roma ha da poco rinnovato il suo contratto ed è riuscito a conquistare la fiducia anche di Paulo Sousa dopo l’esclusione nella gara con la Lazio dettata, pare, da motivi fisici. I numeri parlano chiaro. Non era in campo quando la Salernitana beccava 5 gol col Sassuolo e altrettanti nel primo tempo nefasto di Bergamo, il Napoli super non aveva mai calciato in porta all’Arechi prima che si infortunasse ed era titolare in tutte e cinque le partite in cui la porta granata è rimasta immacolata. “Però ha limiti tecnici” l’argomentazione di chi, evidentemente, dimentica che il difensore deve evitare i gol e fermare gli avversari, non impostare il gioco, smarcare gli attaccanti o uscire palla al piede con eleganza. Sono fissazioni di un calcio moderno che, talvolta, cozza con la concretezza e con la normalità. Ma anche sotto questo aspetto le statistiche dicono il contrario smentendo i pochi, inguaribili scettici: Gyomber ha l’85% di passaggi riusciti e, avesse fatto quel gol contro lo Spezia con un tiro al volo da 30 metri, sarebbe venuta meno anche questa diceria. La verità è che la Salernitana si gode il difensore centrale più forte degli ultimi anni della sua storia, uno che per restare a Salerno ha rinunciato a offerte importantissime e che, nel giorno del rinnovo, aveva per davvero le lacrime agli occhi.

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