Il DG Filippi: “Un derby senza pubblico perde molto”

Intervistato su TuttoGranata, la trasmissione in onda su Radio MPA a cura delle redazioni di GranataCento e TuttoSalernitana, il direttore generale della Juve Stabia Clemente Filippi ha presentato così il derby in programma domani sera contro i granata e che potrebbe essere determinante per gli obiettivi delle due squadre: “E’ vero che non siamo partiti bene, sono arrivate tre sconfitte consecutive che ci costringeranno a vivere un finale di stagione ad alta tensione. Prima della sosta stavamo andando benissimo, battemmo una squadra in forma come lo Spezia e il nostro vantaggio sulla zona retrocessione era rassicurante. Devo dire, però, che contro il Benevento ho rivisto una Juve Stabia battagliera, organizzata e che, obiettivamente, non meritava di perdere. A cospetto di una corazzata e della prima della classe credo che abbiamo fatto bella figura, il loro portiere ha compiuto diverse parate importanti. Domani, all’Arechi, mi piacerebbe che le vespe giochino allo stesso modo. Potremmo toglierci delle belle soddisfazioni”. Filippi prosegue: “La Salernitana è un’ottima squadra, allenata da un tecnico di assoluto spessore. Credo che abbiano tutte le carte in regola per puntare a qualcosa di importante. Senza presunzione, però, dico che non abbiamo paura dei granata. Rispetto assoluto, certo, ma null’altro. Sarà una gara equilibrata, in cui la Juve Stabia ha tutte le carte in regola per ben figurare”.

Si parla della sconfitta interna delle vespe contro il Livorno e della successiva scelta di patron Spinelli che, come noto, non ha riconfermato la stragrande maggioranza della rosa: “Sono quelle partite storte che, nell’arco di un campionato, possono capitare. L’importante è fare in modo che sia soltanto un incidente di percorso. Il calcio non è una scienza esatta, in teoria si dovrebbe fare un sol boccone del fanalino di coda con 18 punti e invece abbiamo beccato tre gol e perso un match alla portata. Roma-Lecce, del resto, è l’emblema dell’imprevedibiità di questo sport. Leggo sui giornali che a Livorno c’è aria di rivoluzione. Non ci sono comunicazioni ufficiali, ad ora, ma tutti siamo rimasti colpiti da questa vicenda. Sarebbe opportuno ricordare che il calcio deve essere educativo, c’è un discorso etico che non può essere assolutamente messo in secondo piano. Quando abbiamo deciso di ripartire ci siamo ripromessi di portare avanti un sistema credibile in un clima di grandissima sportività e collaborazione”.

Infine sull’assenza dei tifosi: “Un derby senza pubblico perde molto, ricordo che all’andata la nostra gente ci diede una grossa mano sostenendoci fino alla fine. Non so cosa accadrà nelle prossime settimane, ma i contagi sono in calo e la situazione mi sembra sotto controllo. Vigileremo, pronti a chiedere una riapertura anche parziale alle autorità competenti. Nel rispetto delle regole ritengo che almeno gli abbonati potranno assistere alle ultime partite. La gente ha voglia di normalità, il calcio può essere un veicolo sociale importantissimo”. 

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