Il no di Pinamonti e la giusta profezia di De Sanctis. Ma Iervolino ha promesso il colpo

Joao Pedro, Thorsby, Brereton Diaz, Dia. Ultimo in ordine cronologico Pinamonti Si allunga la lista dei rifiuti in casa Salernitana nonostante l’ottimo lavoro del direttore sportivo Morgan De Sanctis e dell’amministratore unico Maurizio Milan, cui abbinare la grande disponibilità economica del presidente Danilo Iervolino. Era stato buon profeta il ds granata che, riportando tutti sulla terra, aveva parlato con chiarezza alla città e alla stampa nel giorno della sua presentazione: “Facciamo fatica a far capire a determinati calciatori quale sia il progetto che abbiamo in mente, hanno ancora una idea della Salernitana che li spinge ad essere scettici e a non accettare. Dobbiamo dare loro il tempo necessario e valutare parallelamente alternative altrettanto valide per non farci cogliere impreparati” in estrema sintesi il discorso di De Sanctis che, con una certa sorpresa, si è reso conto che bastano una salvezza miracolosa e una piazza potenzialmente da 25-30mila a partita per spingere il grande calciatore ad accettare la Salernitana. Nel caso di Pinamonti (per il quale però resta ancora qualche spiraglio), il club non ha responsabilità: era pronto un investimento complessivo superiore ai 25 milioni di euro, l’Inter aveva detto di sì con entusiasmo e mister Nicola era pronto a cucire addosso all’attaccante una maglia da titolare. “Ma non vogliamo gente demotivata o che ci veda come una seconda scelta” ha tuonato Iervolino che, annunciato e ufficializzato il ritorno di Federico Bonazzoli dopo una lunga telenovela, promette comunque l’arrivo di un attaccante di alto livello.

A questo punto, assodate le difficoltà ad arrivare a Pinamonti, si torna con forza su Piatek. Il calciatore ha già accettato, è la società d’appartenenza che sta prendendo tempo perchè preferirebbe una cessione in prestito e non a titolo definitivo se non a cifre piuttosto elevate. Non si esclude nemmeno un rilancio per Maupay, sogno del ds De Sanctis che vorrebbe tentare un’avventura in Italia ma viene valutato 17 milioni di euro. Non risulta, ad oggi, alcun contatto con Mertens, mentre è stato proposto Lammers che sarà preso in considerazione qualora anche con Piatek la fumata fosse grigia e tendente al nero. Naturalmente non bisogna trascurare gli altri reparti. A centrocampo mancano almeno due pedine. Djuricic prende tempo e la distanza economica resta consistente, Rovella della Juventus potrebbe essere l’under che non occupa posti in lista, Kastanos potrebbe tornare a titolo definitivo dopo il buon campionato della passata stagione. In difesa si cerca il sostituto dell’infortunato Lovato. Okoli pare non si muova da Bergamo, no del Cagliari per Altare, il nome resta top secret. Quasi certamente non sarà Izzo, cui richiesta di triennale da 2,2 milioni di euro netti a stagione ha spinto De Sanctis a depennarlo forse definitivamente. Non tornerà Ranieri, a sinistra possibile riconferma a sorpresa di Jaroszynski come vice Bradaric. A destra si deve risolvere l’enigma Mazzocchi: non c’è ancora l’affondo del Monza, ma la trattativa esiste. Smentita la voce di uno scambio con Birindelli. Infine gli abbonamenti. Salerno risponde in modo stranamente freddo, con meno di 6000 carnet sottoscritti e un clima alquanto freddo. Basti pensare che, per il triangolare di sabato che segnerà la prima all’Arechi del nuovo gruppo, sono stati staccati appena mille biglietti.

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