Il punto sulla 34^ giornata del campionato di serie B

Nella disamina della 34^ giornata dell’affascinante torneo cadetto emerge un aspetto rilevante che nessuna squadra trova grandissima continuità.

Tanto appare normale in quanto si gioca a luglio in condizioni non semplici dove per il caldo si sprecano energie importanti e con partite disputate ogni tre giorni i tempi di recupero sono brevi soprattutto in riferimento alle alchimie tattiche da applicare mediante intensità e  velocità. Tale nuova situazione crea complicazioni a tutte le squadre indistintamente, per cui fare punti con costanza e con brillantezza non è semplice.

Solo il Crotone, nonostante l’assenza per squalifica di MM7 (alias Mattia Mustacchio in forma smagliante), marcia verso la promozione diretta con il secondo posto in cassaforte ottenendo un altro successo firmato da bomber Simy, che al vertice della classifica cannonieri raggiunge Iemmello del Perugia.

Insegue sempre lo Spezia vittorioso a Livorno grazie ad un sigillo di Mastinu.

Invece, delude ancora la capolista Benevento, già con la testa alla serie A, che perde pure a Trapani per 2 a 0, con i siciliani che aspirano a rientrare in zona play out.

In coda vince anche il Cosenza per 2 a 1, inguaiando letteralmente la posizione del Perugia di Cosmi che si è coraggiosamente assunto tutte le responsabilità per la critica ed asfittica posizione di classifica, quando i programmi erano ben altri.

Con ferocia agonistica la Juve Stabia strappa un pareggio importante per 2 a 2 a Frosinone che non riesce a superare un periodo di palese difficoltà.

Inoltre, risalgono in posizioni più tranquille con le vittorie di misura negli incontri casalinghi per 1 a 0 sia l’Ascoli con Empoli (rete di Eramo) e sia la Cremonese al 90’ con il Chievo Verona (marcatore Mogos).

Ancora, pareggiano per 1 a 1 Venezia e Pescara da una parte e dall’altra parte Entella e Pisa. In quest’ultima gara da segnalare la marcatura di Luca Vido classe 1997, attaccante forte fisicamente e prototipo del centravanti moderno, dotato di ottima tecnica e buon dribbling in grado di farsi valere in area di rigore e nel dialogo con i compagni di reparto.

Infine, rivede la gloria la Salernitana che battendo all’Arechi il Cittadella per 4 a 1 (con gol di Gondo, doppietta di Lombardi e Kiyine) spegne qualche focolaio di virale ed ingenerosa critica settimanale rivolta anche verso l’esperto tecnico ligure Ventura che merita rispetto per il buon lavoro che sta svolgendo secondo il programmato percorso di crescita tecnico-tattico e psico-fisico del gruppo.

In particolare, la squadra della triade Lotito-Mezzaroma-Fabiani, sfoderando una gara perfetta nell’intelligente ed efficace impostazione tattica, fornisce una prestazione ad altissima intensità e con notevolissima qualità e varietà tecnica dell’organico presente in campo (nonostante le significative assenze per infortuni e per squalifica) mettendo a tacere futili polemiche che non contribuiscono alla serenità ambientale.

Si ribadisce che il calcio è cultura ed aggregazione sociale, passione e non ossessione.

Lo sport rappresenta solidarietà, valori umani, la crescita morale di una comunità, ma non può costituire assolutamente espressione di esasperazione e di prevaricazione.

D’altronde, il calcio non è una scienza esatta ed i campionati di serie B sono difficilissimi, perché durano trentotto giornate in cui bisogna sempre avere attenzione e concentrazione elevate.

I processi sommari e superficiali non si possono fare ingiustamente, frettolosamente ed irrazionalmente ad ogni sconfitta, rischiando di vanificare un solido lavoro seminato da tempo.

Del resto, nei momenti di difficoltà e nei contingenti cali fisiologici durante un torneo lungo ed estenuante ci vuole ragionevolezza ed equilibrio manifestando sostegno, oculatezza, maturità educativa, rispetto civico, “fair play” e mentalità sportiva.

In questo finale di stagione per raggiungere l’obiettivo play off e sognare in una calda estate sono fondamentali energie, sacrifici, pazienza, ma soprattutto compattezza, serenità ed armonia ambientale.

La dolce vittoria granata, mantenendo sempre la giusta umiltà, deve costituire la base ed il buon viatico per dare continuità  nel segno dell’unione di tutte le componenti al fine di poter conseguire ambìti traguardi sportivi che la città intera e tutta la provincia meritano.

Un eloquente segnale di serietà professionale ed etica, anche in vista della dura trasferta di Crotone, è stato lanciato dai calciatori, dallo staff tecnico e dalla società.

Avv. Silvestro Amodio

Socio Salerno Club 2010

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