Improta-Insigne, lo show continua. Ironia verso un tifoso granata…ma loro giocheranno in serie A?

“Chi non salta è pisciaiuolo” cantava ieri sera Riccardo Improta insieme a un nutrito gruppo di tifosi del Benevento, conferma del fatto che la Salernitana è un pensiero fisso per tante persone anche quando si dovrebbe semplicemente festeggiare il raggiungimento di un grandissimo traguardo. L’ex granata, che a Salerno ha collezionato una sfilza di 5 in pagella, non sta certo mostrando gratitudine nei confronti di una piazza e di un club che gli hanno permesso di rilanciarsi in cadetteria dopo un bruttissimo infortunio. La riconoscenza è il sentimento del giorno prima, soprattutto nel calcio. Sin dai tempi di Bari, in verità, il centrocampista napoletano non ha fatto nulla per passare inosservato, al punto che il popolo dell’Arechi gli riservò un’accoglienza ricca di fischi e di improperi. “Vanno via da Salerno e hanno il dente avvelenato” uno dei tanti commenti dell’epoca, quando Improta si disse pronto ad esultare in caso di gol a Salerno. In realtà fu tra i peggiori anche in quella circostanza e toccò pochissimi palloni grazie alla superiorità degli avversari in maglia granata. Anche l’anno scorso, dopo la vittoria per 4-0 nel derby d’andata, fu postata sui social un’immagine poco simpatia e sportiva che ritraeva un gladiatore che strozzava il cavalluccio marino in segno di vittoria e di trionfo. Ieri l’apoteosi: prima il coro di scherno, poi un siparietto con l’altro napoletano della squadra. Quel Roberto Insigne che a Salerno ha quasi sempre perso e che quest’anno era partito come riserva. “E chi corr, e chi corr?” il tormentone che spopola nel Sannio, strumentalizzazione di un concetto espresso da uno storico tifoso della Salernitana ed estrapolato da un discorso ben più ampio e finanche condivisibile. Anche chi, in questi mesi, ha seguito con simpatia le sorti dello stregone ha manifestato una certa delusione, come Antonio che ha scritto quanto segue: “Devo dare ragione a chi parlava di ipocrisia, sono rimasto deluso dai cori dei beneventani contro Salerno. Dovrebbero prendere le distanze dal comportamento irriguardoso di un loro tesserato”. Non sono mancati anche i commenti sulle pagine Facebook e Instagram di Improta e Insigne che, per quanto dimostrato in questi anni, non sono affatto certi di essere tra i riconfermati. Un conto è la B con una corazzata, un altro è ben figurare in massima serie a cospetto di fuoriclasse. Contestualmente, però, la stragrande maggioranza dei salernitani ha fatto i complimenti al Benevento elogiando l’operato della società. “Ma quale programmazione? Hanno solo speso milioni di euro, anche grazie al paracadute” e “Negli anni Settanta e Ottanta ci hanno accolto malissimo, all’Arechi hanno distrutto i bagni. Ma di quale amicizia parliamo?” la replica di chi invece vorrebbe un sostegno incondizionato solo per il cavalluccio marino senza invidie o gelosie che alimentano la megalomania di chi, al posto di cantare, dovrebbe fare di tutto per non essere ceduto tra due mesi.

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