di Enzo Sica
Penso che, alla fine, il coraggio dimostrato dal presidente Danilo Iervolino sia da rimarcare e anche da premiare. Si perchè non è stato facile, per lui, il primo responsabile della società rimescolare le carte, cambiare tecnico dopo appena otto giornate di campionato ma con quei risultati davvero effimeri sotto gli occhi di tutti era la migliore soluzione.
Nessun ripensamento in corsa, come era stato per Davide Nicola, lo ricorderete prima esonerato, poi rimesso in panchina e, dopo qualche giornata con la situazione che non migliora di nuovo messo da parte per far posto proprio al tecnico portoghese Paulo Sousa, ora esonerato.
La dura legge del calcio è tremenda ma è questa e se il pallone si sta sgonfiando bisogna subito correre ai ripari, prendere le precauzioni dovute per salvare il salvabile.
Pippo Inzaghi è il nuovo, è colui che da domenica prossima nella partita difficilissima contro il Cagliari, squadra questa ultima in classifica, all’Arechi dovrà dimostrare, con i suoi ragazzi, che questa svolta ha portato i primi frutti sperati. Per carità nessuna critica se le cose non dovessero procedere come tutti i tifosi granata si aspettano. <Criticate me ma non i ragazzi> ha subito puntualizzato il Pippo nazionale. Ed è qualcosa di giusto che ha detto l’ex tecnico della Reggina che ha preso la squadra in corsa (non lo ha mai fatto in tutti questi anni di grande carriera di tecnico) ma che crede nelle potenzialità di una Salernitana che, diciamolo a chiare lettere, è per sommi capi la stessa che si è salvata nella scorsa stagione. Pochi gli inserimenti ma quello che manca, (o è mancato finora) è la grinta, la voglia di credere nel proprio lavoro e nelle proprie potenzialità. Quella grinta che pochi avevamo visto con Sousa in panca, un allenatore che doveva essere messo da parte dopo il casting avuto con il Napoli e con De Laurentiis in particolare nel mese di giugno. Vero è che migliorare è sempre l’obiettivo di tutti ma poi, ritrovarsi con un pugno di mosche in mano e tornare nella squadra di periferia (vedi Salerno) forse è stato l’errore più grande che è stato commesso.
Ma lasciamoci alle spalle tutto, pensiamo che le prime otto giornate di campionato non ci siano mai state, pensiamo di fare punti e gioco in questa ripresa di fine ottobre con un unico obiettivo: quello che si è posto Pippo Inzaghi nel momento in cui ha accettato la panchina granata una settimana fa: la salvezza.
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.