La richiesta al Comune: intitolare un settore dello stadio a Melissa

Sta per concludersi una settimana all’insegna del dolore, dell’incredulità e della sensazione di impotenza a cospetto della crudeltà del destino. La morte della giovanissima Melissa rappresenta ancora oggi un argomento di discussione gettonatissimo in città, in provincia e in tutti gli ambienti del tifo granata. La nostra redazione ha provato a raccontare l’accaduto in punta di piedi, senza clamore: c’è una famiglia da rispettare e, a volte, la strada del silenzio si rivela la più efficace. Il padre e la madre stanno affrontando un dramma inenarrabile con dignità e forza, uniti per sostenere il fratello che pure dovrà sottoporsi ad una serie di controlli periodici. La Salernitana ha manifestato da subito sensibilità e vicinanza presenziando all’obitorio con una folta delegazione. Ultras, tifoseria organizzata, compagni di scuola e semplici conoscenti hanno regalato emozioni e brividi prima, durante e dopo il funerale accompagnandola verso l’ultimo viaggio con palloncini, sciarpe, applausi e un inno della Salernitana in sottofondo. Quando il clamore mediatico sarà finito, però, non bisognerà dimenticare la promessa fatta alla famiglia, quel “non sarete mai soli” spesso retorico ma che deve essere una realtà quotidiana. La torcida granata è in fermento: a Venezia così come in casa col Perugia saranno esposti striscioni commemorativi per ricordare una ragazza che, non più tardi di cinque giorni fa, era sui gradoni per sostenere la squadra del cuore. Quel cuore che l’ha tradita troppo presto non lasciandole scampo per una malattia pare ereditaria e difficilmente diagnosticabile. Dalla pagina facebook “Granata by Night” è partita una proposta: intitolarle un settore dell’Arechi. E così l’ex assessore Luciano Provenza, apprezzando l’iniziativa del tifoso Luigi Nese, ha deciso di recarsi al Comune la prossima settimana per protocollare una richiesta ufficiale rispondendo così a chi era contrario: “Ci sono eventi che toccano il cuore di tutti. La dipartita di Melissa, così come quella dei ragazzi del rogo, ha colpito la nostra sensibilità. Si può ragionare sul da farsi in senso positivo e farlo per tutti, ma non opporsi a prescindere solo perchè non è stato fatto con altri”. Seguiremo la vicenda e terremo informati i nostri lettori, rinnoviamo le più sentite condoglianze alla famiglia che, da oggi, dovrà riprendere una vita “normale” portando nel cuore il ricordo di un angelo granata.

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