La vittoria dello zoccolo duro: “Qualcuno a Salerno avrebbe gioito se finiva 2-2”

Prima di cantare “meritiamo di più” sarebbe opportuno che la tifoseria si facesse due domande. Una squadra terza in classifica ad un passo dalla zona promozione diretta può giocare in casa davanti a meno di seimila persone e con appena 2500 paganti? Nulla contro chi ha difficoltà economiche, chi alle 18 lavora o dovrebbe partire dalla provincia sobbarcandosi decine e decine di chilometri, ma è spontaneo chiedersi che fine abbiano fatto quei 13mila che ostentavano un amore folle in occasione della sfida col Benevento. “Siamo pochi, quelli di sempre. Sosteniamola” l’appello dei capi ultras che ha aperto la partita del tifo, la curva Sud ha dato una spinta determinante assieme ai sempre presenti di tribuna e distinti. Gente anche di una certa età che ha visto 30 anni di C al Vestuti, ma che si emoziona a prescindere quando scendono in campo undici magliette granata. Il boato dopo i gol è stato impressionante così come l’urlo liberatorio quando l’arbitro ha fischiato per tre volte. Non immaginiamo cosa sarebbe accaduto sui social se l’Entella al 93′ avesse fatto 2-2. Sarebbero state riproposte le teorie del complotto, del pareggio subito volutamente e altre divagazioni prive di ogni logica. “Qualcuno avrebbe gioito se avessero segnato” è opinione diffusa e assolutamente condivisibile. I soloni almeno per una settimana tornano nel silenzio, i veri tifosi si godono un sabato decisamente bello.

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