L’amore di Tedesco per la città di Salerno raccontato da un docufilm

Chi viene a Salerno piange due volte: quando arriva e quando se ne va. Potremmo parafrasare la frase del noto film “Benvenuti al Sud” per descrivere lo stato d’animo di tanti calciatori, allenatori o dirigenti che restano per sempre legati ad una piazza capace di trasmettere emozioni indescrivibili. Non occorre vincere un campionato: l’importante, per i salernitani, è che si esca sempre dal campo con la maglia sudata e con la consapevolezza di aver gettato il cuore oltre l’ostacolo. Negli anni Novanta la vera forza della Salernitana fu la presenza in rosa di gente che, a lungo andare, o ha preso casa a Salerno o, comunque, trascorre buona parte dell’anno in un contesto che ha consentito loro di crescere umanamente e professionalmente. Una sorta di riconoscenza e di legame che si è consolidato nel tempo, al punto che anche i più giovani sono riusciti ad innamorarsi di questi campioni attraverso i racconti dei padri e dei nonni. Uno dei calciatori più forti della storia è stato indubbiamente Giacomo Tedesco, tra gli artefici della meravigliosa cavalcata 1997-98, autore del gol che valse la prima vittoria in A (anche in quel caso contro una squadra capitolina, possa essere di buon auspicio per stasera) e uomo simbolo della Salernitana di Zeman che travolse il Napoli all’Arechi grazie ad un missile dai 25 metri che piegò le mani al compianto Mancini. E’ stato proiettato in queste ore il suo primo docufilm denominato “Mai Solo”, una sorta di viaggio interiore utile a raccontare quale sia il suo sentimento d’amore per Salerno e per la Salernitana. Le immagini lo immortalano nelle zone più belle della città e della sua vasta provincia, con l’inevitabile passeggiata sotto quella curva che intonava il suo nome ogni domenica eleggendolo idolo indiscusso. Un progetto che sta avendo grande successo, nato anche in collaborazione con l’amico ed ex compagno Luca Fusco, senza dimenticare un altro siciliano come Roberto Magliocco. “Sono felicissimo di poter narrare ciò che è Salerno per me, una tifoseria determinante e che, sono certo, saprà spingere la squadra verso la salvezza. Ho festeggiato da vero tifoso il salto di categoria, ora sogno di essere in curva Sud e vivere la partita insieme alla gente” ha dichiarato poche settimane fa, con gli occhi lucidi e quella numero 19 che lo accompagna fedelmente. Per vedere il video basterà premere qui

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