Lotito: “Commosso da una piazza che ama la maglia più di ogni altra cosa. La A giusto premio per una grande curva”

Torna a parlare anche Claudio Lotito a margine della grande festa di oggi pomeriggio: “Ormai mi ritengo un salernitano d’adozione, non ho mai visto la mia famiglia così coinvolta per una squadra di calcio. Devo dire che i cittadini di Salerno hanno confermato di avere un grande cuore, mi dispiace per qualche incomprensione del passato ma sia chiaro che non avrei mai investito 80 milioni se non avessi avuto grande stima per la piazza. Ho ricevuto un sacco di messaggi di complimenti, girando l’Italia ma anche l’Europa trovo ovunque gente che è legata alla maglia granata e so che ci sono persone che vivono la Salernitana come un qualcosa di famiglia, che viene prima del lavoro e di tante situazioni. Proprio per questo è motivo d’orgoglio aver contribuito a riportare questa curva e questo popolo nella massima categoria del calcio italiano, sperando che stavolta ci possa essere una stabilità economica che consenta di vivere la serie A non come una parentesi, ma come un punto di partenza per togliersi, nel tempo, un sacco di soddisfazioni. Castori? Nei cinque anni precedenti c’è stato un assestamento, ma mi ero scocciato e ho detto immediatamente, quest’estate, di voler vincere il campionato. E’ una persona eccezionale, determinata, molto concreta e capace di raggiungere grandi obiettivi. Il futuro? Vedremo, c’è questo consiglio federale e so di non essere particolarmente amato. Un acquirente si troverà, i tifosi devono stare tranquilli e godersi questo momento di gioia. Un acquirente si troverà, su questo non c’è dubbio. Noi abbiamo investito 80 milioni e siamo obbligati a lasciare il club nelle mani di un professionista serio, facoltoso e che possa garantire risultati sportivi e gestione aziendale di un certo livello. Salerno non può e non deve fare la comparsa in A, deve essere protagonista. E’ vero che quest’anno lo stadio vuoto, all’inizio, ha rappresentato un vantaggio perchè alcuni calciatori rischiavano di subire maggiormente il contraccolpo della contestazione, ma l’anno prossimo mi farebbe piacere rivedere l’Arechi pieno che dia stimoli, forza e motivazioni alla squadra, al club e a tutti coloro che hanno il privilegio di rappresentare la Salernitana. Io dovrò cedere, le regole le conosciamo tutti. C’è tempo, state sereni”.

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