Mariani: “Mercato aperto con il campionato in corsa è deleterio”

Alberto Mariani, intervenuto al convegno organizzato dal club Mai Sola del presidente Antonio Carmando, ha analizzato la sconfitta della Salernitana contro il Lecce: “Era una partita molto sentita perchè una vittoria ci avrebbe rilanciato nelle posizioni più importanti della classifica, purtroppo in questo periodo di mercato aperto- che non condivido- è difficile analizzare le gare. Qualche ragazzo, purtroppo, ha un po’ patito tutte queste voci relative al suo futuro. A Lecce sanno bene di essere tutti riconfermati, parliamo di un avversario molto forte e ben organizzato. Ci siamo distratti, non credo che sia mancato l’impegno perchè vedo spesso lavorare questi ragazzi e ci mettono grande intensità. C’è voglia di stare insieme, ieri prima del fischio d’inizio ho visto l’abbraccio del gruppo: questo certifica la volontà di crederci e di fare qualcosa di importante, beccare gol dopo 4 minuti all’Arechi non è facile e non aiuta a giocare nel modo giusto. Non è un segreto che qualcuno lascerà la Salernitana. Alcuni ragazzi andranno via, altri arriveranno: il mercato è questo, anche in A si spostano elementi dall’oggi al domani a sorpresa. Sono stato vittima tre anni fa del mercato: noi in campo, la società a Milano per fare acquisti. Una situazione paradossale, ricordo i calciatori col telefonino e la mente altrove. Perdemmo 3-1, ci segnò Sciaudone che andò via 24 ore prima”.

Mariani prosegue: “A volte si boccia troppo frettolosamente. Nel 2015 avevo una coppia di portieri molto criticata, oggi Strakosha e Terracciano sono tesserati con due club blasonati di serie A. Chi ad inizio mercato non avrebbe preso Castiglia? Purtroppo può capitare di incappare in un’annata storta senza ambientarsi laddove ci sono pressioni. Tutti sognano una Salernitana ricca di giovani che provengono dal vivaio, anche io immagino spesso il mio grande amico Manolo Pestrin ancora in campo a 41 anni affiancati da ragazzi del territorio che corrono come matti e fanno divertire il pubblico. Non è semplice, ma le strutture nuove ci aiuteranno a crescere per onorare al meglio la maglia della Salernitana. Le regole all’interno dello spogliatoio sono fondamentali e vi faccio un esempio: il nostro direttore sportivo è contrario ai social, qualche calciatore bravo è stato mandato via anche per questo motivo. Non credo si possa dire granché a questi ragazzi, noto grande attaccamento. Capisco la rabbia dei tifosi quando si perde in quel modo, quasi senza forze. Non è una giustificazione, sarà il campo a permettere a tutti di riscattarsi. Ma sono ragazzi e ci può stare che la testa sia da un’altra parte. Chi non ha la personalità per giocare all’Arechi deve andare via, per me la pressione deve trasmettere adrenalina. Ricordo i 25mila di Salernitana-Avellino, quando Donnarumma fece la differenza…da esterno. Lo stadio di casa deve essere un alleato, non un alibi. Va detto, però, che una curva come la nostra indirettamente può gasare anche gli avversari”. 

Fonte ilferraiuolo.it

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