Negativo al tampone e perfettamente sano..ma chiuso in casa. La storia di un tifoso e giornalista granata

Sottovalutare una patologia insidiosa e altamente contagiosa come il Covid, soprattutto in un Paese pieno di persone con patologie di base piuttosto serie e con un’età media tra le più elevate d’Europa, sarebbe senza dubbio un errore. Anche la nostra redazione rinnova l’invito affinché vengano rispettate regole basilari come il distanziamento sociale e l’utilizzo della mascherina, sebbene alcuni provvedimenti assunti dal Governatore e dai politici in generale risultino quanto mai contraddittori. Non è questa la sede per disquisire nel merito, sia chiaro, ma questo clima di allarmismo, di confusione e di ordinanze quotidiane sta celando una disorganizzazione a tutti i livelli che è decisamente spaventosa. Del resto siamo in Italia, laddove a giugno – con contagi prossimi allo zero – hanno ben pensato di incentivare gli spostamenti a tutti i livelli con il bonus vacanze. Non c’è da aggiungere altro. La storia che raccontiamo oggi arriva direttamente da Baronissi e riguarda un amico, un collega e un grande tifoso della Salernitana come Mimmo Scafuri. Negativo al tampone (positiva invece la moglie Rosaria che, per fortuna, sta bene e ha trasmesso in questi giorni messaggi di serenità e responsabilità), perfettamente sano, ma segregato in casa da 20 giorni senza la possibilità di confrontarsi con l’ASL e con le autorità competenti, evidentemente troppo impegnate nella ricerca degli asintomatici. Perchè un cittadino onesto, in buona salute, che paga le tasse e rispetta le regole non deve avere la libertà di muoversi in presenza di una negatività accertata? Come commenta, in merito, l’autoritario Governatore che esalta un sistema che, invece, è ricco di falle e va assolutamente cambiato? Come Mimmo – e il figlio Luca, speaker dell’Arechi – ci sono tante altre persone che hanno seguito le indicazioni alla lettera mettendosi finanche in autoisolamento pur di non costituire un pericolo per gli altri. Un qualcosa da elogiare a livello nazionale. Oggi, però, questo grande senso civico si è trasformato in un lockdown prolungato che non ha assolutamente senso e che rischia soltanto di minare la serenità e l’attività produttiva e lavorativa di una famiglia perbene. Semplicemente…perchè?

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