“Occupiamo i nostri settori, giochiamo in casa”: biglietti, polemiche a Benevento e a Salerno

Oltre duemila biglietti a disposizione dei beneventani e un intero settore a loro disposizione, appena 1600 per i salernitani che, con una capienza diversa, probabilmente avrebbero riempito metà stadio invalidando il fattore casalingo come già accadrà in virtù dello strapotere di una tifoseria che non ha eguali in questa categoria. Sul web monta la protesta in una settimana contraddistinta da confusione e dietrofront. Polverizzata l’intera scorta in due ore (all’andata, invece, non ci fu sold out in curva Nord), i supporters granata hanno approfittato della possibilità di recarsi presso gli altri settori e quasi in 550 avevano prenotato un posto tra distinti e tribuna.  Le forze dell’ordine, pur ricordando che l’anno scorso un piccolo gruppo di tifosi apostrofò in malo modo due salernitani seduti in gradinata, non hanno segnalato alcun tipo di problematica sottolineando che i rapporti tra le città, sportivamente parlando, sono buoni. Ad ogni modo, però, il popolo sannita è “insorto” al punto che qualcuno, pur non potendo fisicamente esserci domenica sera, ha comunque comprato il ticket “perchè giochiamo in casa e dobbiamo occupare i nostri posti”. Qualcuno, in modo meno carino, ha scritto che “mai i pisciaiuoli al mio posto”, ma va altresì rimarcato che tante altre persone hanno mostrato rispetto e affetto verso Salerno augurando che entrambe possano essere promosse a fine stagione per regalare tre squadre campane alla serie A. Un botta e risposta a distanza tuttavia proseguito anche per la messa in vendita di alcune maglie riportanti la scritta “E chi corre?”, chiaro sfottò verso un noto esponente della tifoseria organizzata che sarà regolarmente a Benevento domenica sera. Tornando alla prevendita, pare che i tagliandi emessi online siano stati annullati, ma potrebbe esserci la possibilità di acquistarli nuovamente per tutta la giornata di domani. Un caos, insomma. Nel pomeriggio potrebbe essere emesso un comunicato chiarificatore, ma nel complesso saranno almeno 2100 i salernitani che trasformeranno il Vigorito in una succursale dell’Arechi.

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