Pagelle: Pirola continua a crescere, bene Bradaric e Bohinen. Bonazzoli, impatto ok

Ochoa 6,5: Marchegiani, in telecronaca, è stato piuttosto severo ritenendo che “tra i pali è forte ma non esce mai”. Il dibattito è aperto: poteva fare di più sul gol del Milan? A nostro avviso no. Attento tre volte nella ripresa. Un campione

Daniliuc 6,5: costante crescita per il giovane difensore granata, voluto fortemente dalla proprietà e dal direttore sportivo come testimoniato dall’investimento superiore ai 5 milioni. Con Sousa ne gioca 4 su 4 ed è sempre tra i migliori, preciso quando gioca d’anticipo su Leao.

Gyomber 7,5: si dirà che ha perso la marcatura sulla rete rossonera, ma a suo cospetto c’è un vice campione del mondo e marcarlo diventa difficile. A noi piace ricordare un doppio salvataggio sontuoso in avvio di gara e la respinta sulla linea di porta con una torsione fisica impressionante. La serie A si è accorta troppo tardo di lui. Top player

Pirola 8: ma che bella scoperta questo ragazzo! Sta trasformando lo scetticismo in applausi a scena aperta, lui che sembrava quasi destinato a lasciare Salerno a gennaio e che ora farà sudare la proverbiale camicia a Fazio per riprendersi il posto. Perfetto

Mazzocchi 6: parte bene, nei primi 20 minuti sembra quasi il calciatore devastante di inizio stagione. Cerca il dribbling, talvolta gli riesce e questo certifica che ha messo da parte paure e titubanze post infortunio. Un po’ irritante quando vuole strafare, da un pallone perso banalmente nasce una ripartenza pericolosissima

Bradaric 7,5: altra scommessa vinta dal direttore sportivo De Sanctis, uno che ora si toglierà soddisfazioni visto che in panchina c’è un allenatore e non un professore di filosofia. Motorino sulla corsia di competenza, eccellente l’assist per Dia.

Coulibaly 7: anche lui sta tornando ad essere quel giocatore di assoluto livello che Salerno aveva imparato a conoscere e ad apprezzare. Si piazza davanti alla difesa e fa un lavoro enorme

Bohinen 6,5: prova positiva anche per il centrocampista, da una sua rapida verticalizzazione nasce la splendida azione del pareggio. C’è bisogno della sua qualità per affrontare avversari di questo livello, stasera è stato assolutamente incisivo

Kastanos 6: oggi, come a Roma un anno fa. Occasione limpida, pallone fuori. Ma la deviazione di un difensore è stata determinante. Nulla cancella una prova generosa, la prima mezz’ora è stata davvero ottima prima di un fisiologico calo nella ripresa.

Candreva 6,5: oggi lavoro maggiore in fase di non possesso, ma non poteva essere altrimenti. A tratti esterno, a tratti mezz’ala, ma quando c’è da palleggiare occorre il suo estro. Conquista punizioni e dà una grossa mano, esce stremato.

Dia 7: sbaglia un gol fatto, ma c’è da riconoscere la bravura del portiere ma anche la grandissima giocata con cui brucia i due centrali del Milan. Rete da grande attaccante, dopo l’ingresso di Piatek arretra il raggio d’azione e dà una grossa mano ai compagni.

Piatek 6: forse dovrebbe cambiare i tacchetti, scivola spesso e ciò frena un paio di situazioni interessanti. Poteva gestire meglio anche il tre contro tre al 97′, ma è entrato col piglio giusto e ha sfiorato anche la rete del vantaggio

Bonazzoli 6: con la squadra e per la squadra. Era ora

Sambia 6: entra in un momento difficile e fa un quarto d’ora ottimo

Lovato 6: personalità e crescita anche per lui

Crnjgoi 6: si può incidere anche in pochi minuti

Paulo Sousa 8: un capolavoro tattico. Salernitana corta, aggressiva, che palleggia, che non si abbatte dopo lo svantaggio e che chiude a San Siro con tre punte e due esterni di spinta. Non c’è paragone col sopravvalutato recente passato

 

 

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