Più forti dell’arbitro: rigore negato e un grave episodio al 3′. E quel fallo su Di Tacchio…

Sarà pure un amuleto, ma il signor Federico Dionisi è stato uno dei peggiori in campo ieri pomeriggio all’Arechi. Il fischietto abruzzese, alla sua quarta sfida con la Salernitana (tutte vinte), avrebbe potuto incidere negativamente se i calciatori di Ventura non avessero sfoderato una prova di qualità, ma anche e soprattutto di carattere e personalità. Il primo episodio è storia del terzo minuto del primo tempo: Maistro lancia Jallow in verticale permettendogli di involarsi a tu per tu con Contini, l’assistente sbandiera un fuorigioco assolutamente inesistente impedendo ai padroni di casa di portarsi in vantaggio. Una topica clamorosa soprattutto perchè il guardalinee era davvero ben posizionato e senza alcun ostacolo visivo che potesse giustificare un errore così grave. I dubbi aumentano se si considera che appena cinque minuti dopo Mancosu riceve palla sul centro-destra evidentemente oltre la linea difensiva granata senza che la terna ravvisasse l’irregolarità: due pesi e due misure, come purtroppo già accaduto nel recente passato e sempre a danno del cavalluccio marino. Al 15′ Nizzetto strattona per la maglia reiteratamente Kiyine che lo saltava in scioltezza: il regolamento prevede l’ammonizione, il centrocampista ligure se la cava con un richiamo verbale. In Juventus-Genoa, tanto per citare un esempio non lontano cronologicamente, un calciatore ospite è stato espulso per molto meno, conferma del fatto che la classe arbitrale è sempre meno credibile e sta palesando limiti imbarazzanti nonostante gli ausili tecnologici. Tornando al match di Salerno, panchina furiosa al minuto numero 40: Eramo spinge Di Tacchio impedendogli di intervenire in anticipo, Dionisi lascia proseguire permettendo all’Entella di involarsi verso la porta in situazione di due contro uno. Micai fa il miracolo ed evita guai peggiori, ma non è spiegabile la scelta dell’arbitro di non sanzionare un fallo nettissimo.

Nella ripresa altro episodio che poteva cambiare volto alla partita. Maistro salta due avversari e viene steso da Coppolaro, Dionisi lo ammonisce per simulazione. Sarà pur vero che il centrocampista granata cade in leggero ritardo rispetto al momento del contatto, ma lo sgambetto è netto e non gli consente di calciare a rete da posizione favorevole. E’ il quarto penalty solare negato alla Salernitana dopo quelli non concessi con Chievo, Livorno e Venezia.  Ironia della sorte pure in questo caso ci sono analogie con Juventus-Genoa; Cristiano Ronaldo, al 95′, supera in slalom un difensore rossoblu e viene ostacolato irregolarmente, la sua caduta è successiva al fallo ma l’arbitro ha indicato il dischetto senza dubbi. Per la serie “ne succedono di tutti i colori, ma si decide sempre in…bianconero”. Dulcis in fundo il recupero infinito. Dopo aver tollerato le perdite di tempo di Contini, infatti, improvvisamente Dionisi è diventato fiscale e ha fatto giocare fino al 97′ “favorendo” l’assedio degli ospiti per fortuna senza conseguenze. A Pisa, con un gol, sei sostituzioni, tre infortuni e tanti episodi dubbi l’extra time fu di appena 4 minuti, evidentemente si assume un comportamento diverso quando la Salernitana è in vantaggio! Per Dionisi e i suoi assistenti, dunque, un 4,5 anche generoso.

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