Pochesci: “A Venezia solo un incidente di percorso, la Salernitana può puntare alla promozione”

I gol su palla inattiva potrebbero diventare un vero e proprio incubo in casa Salernitana, l’ex tecnico della Ternana Sandro Pochesci, nell’intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino in merito afferma: “Nella mia piccola carriera mi è capitato di vivere un momento del genere, indubbiamente con il trascorrere del tempo può diventare dal punto di vista psicologico un problema per la squadra. Resto però meravigliato, perché conosco molto bene Colantuono e le sue squadre sono sempre state forti sulle palle inattive e sul gioco aereo. La struttura fisica dei granata è consistente e non dovrebbe riscontare questo tipo di difficoltà. Ma nel calcio ci sono dei momenti in cui le cose girano in un certo modo, bisogna soltanto continuare a lavorare e credere in quello che si fa. Solo sul campo puoi, ad esempio, lavorare sull’attenzione e la concentrazione”.

LA SCONFITTA RIMEDIATA AL PENZO DI VENEZIA

“Una sconfitta che non deve rompere gli equilibri, al Penzo è stata semplicemente sfortunata, pur sapendo che nel secondo tempo non c’è stata una vera e propria reazione. Ma il merito è stato principalmente del Venezia. Del resto, la Salernitana ha dimostrato in precedenza di essere una squadra forte caratterialmente e capace di cambiare volto nel corso di una partita”.

LA PROSSIMA SFIDA CONTRO LO SPEZIA

“Una gara che vedrò dal vivo. Mi aspetto una squadra cattiva e rabbiosa, che dimostri il suo valore. Un valore che è notevole, ritengo infatti che per qualità della rosa e del suo allenatore la Salernitana può puntare alla promozione diretta al termine di un campionato che è certamente più difficile rispetto alle passate stagioni, ma che non ha al suo interno dei veri e propri squadroni che possano farla da padrone”.

GLI ATTACCANTI SEGNANO POCO

“Non c’è il cosiddetto grande centravanti, ma quelli che sono in rosa possono essere messi in condizione di diventarlo. Senza problemi. Jallow in B fa la differenza e in poco tempo lo vedremo anche in Serie A, Bocalon l’avrei voluto a Terni e quindi è scontato dire che per me è un attaccante di spessore, Djuric è un calciatore che fa paura agli avversari. Le caratteristiche degli attaccanti granata?  Prendiamo come esempio la coppia che ha giocato a Venezia, Djuric è un attaccante che deve stare all’interno dell’area di rigore mentre Bocalon può muoversi e soprattutto andare in profondità. Per cui il problema caratteristiche non esiste”.

 

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