Prove di 3-5-2, preoccupa la fascia sinistra. Cicerelli-Anderson, ballottaggio sull’out mancino

Emergenza a sinistra per la Salernitana. La distorsione alla caviglia rimediata da Lopez, i problemi fisici di Veseli e l’inesperienza di Baraye potrebbero spingere mister Castori ad optare per un modulo solo all’apparenza più difensivo. Al San Vito-Marulla, contro un avversario molto più ostico di quanto non dica la classifica, si potrebbe rivedere la difesa a tre provata praticamente per tutto il ritiro, con la variabile trequartista che consentirebbe ai calciatori di maggior talento di agire a ridosso dell’area di rigore avversaria senza snaturarsi in compiti stancanti in fase di non possesso. In caso di 3-5-2, dinanzi a Belec, si rivederebbero Aya (quasi recuperato), Gyomber e Mantovani, cui ultima partita in campionato da titolare risale addirittura ad un anno e mezzo fa. Sulle corsie esterne agirebbero Casasola e Cicerelli, con Di Tacchio, Schiavone e Kupisz a sostegno della coppia DjuricTutino chiamata a ripetere l’exploit di Verona. Non è da escludere, come detto, la soluzione trequartista: in quel caso Schiavone si accomoderebbe in panchina e Andrè Anderson potrebbe finalmente esprimersi nel suo ruolo naturale dando vita ad un 3-4-1-2 che favorisca la manovra palla a terra e non il lancio lungo che, contro la Cremonese, ha rappresentato uno schema purtroppo eccessivamente prevedibile. Scalpitano anche Giannetti, Antonucci e Capezzi, desideroso di riscattare la partita opaca di lunedì. Non ci sarà naturalmente neanche Karo, alle prese con il Covid, tempi ancora lunghi per Cristiano Lombardi.

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