Pucino: “Sogno Bari-Salernitana in A, ho vissuto da “ultras” il finale di Venezia-Cagliari”

“Stiamo facendo un grande campionato e siamo consapevoli di avere i mezzi per mettere in difficoltà chiunque, c’è un allenatore che sta dando continuità all’ottimo lavoro svolto l’anno scorso e menzionerei anche il direttore sportivo Polito che ci ha trasmesso la mentalità giusta. Siamo un gruppo unito, lo certifica la scelta di capitan Di Cesare di portarci fuori a cena per festeggiare il suo rinnovo. Non dimenticherei che siamo una neopromossa e che ci sono tante squadre di livello in serie B. Ora affronteremo la capolista Frosinone e un risultato positivo ci darebbe ulteriore slancio, in uno stadio che sarà da brividi. Sogno l’anno prossimo di giocare Salernitana-Bari in A e godermi lo spettacolo di due tifoserie che meritano palcoscenici superiori. Il loro gemellaggio mi rende orgoglioso, avrei il cuore diviso a metà”. Queste le parole dell’ex difensore della Salernitana Raffaele Pucino intervistato dalla nostra redazione. L’attuale terzino del Bari parla anche del campionato della Salernitana: “Non vivo il quotidiano, credo che mister Sousa abbia capito che, in questo momento, conta muovere la classifica ed essere concreti. Proprio per questo credo che anche il pareggio in casa della Sampdoria vada archiviato come un risultato positivo, tutto sommato il vantaggio sulla zona retrocessione è rassicurante e sono certo che la Salernitana non avrà problemi a raggiungere l’obiettivo in anticipo per programmare un futuro ancora più ambizioso. In rosa ci sono giocatori validi, sono stati spesi tanti soldi. Quando vengono i risultati poi ne trae vantaggio anche il singolo giocatore. Nelle ultime uscite chi ha giocato ha dimostrato di valere quel ruolo e di essere un giocatore importante col giusto giusto mix tra giovani ed esperti come Fazio che può aiutare. Sousa? Allenatore di caratura internazionale, non dimentichiamo cosa ha fatto nell’esperienza di Firenze. Nicola ha i meriti per la salvezza dello scorso anno ma le stagioni alcune volte nascono in determinate maniere, se non sei in linea con gli obiettivi della società allora vengono fatte delle scelte. Con l’aiuto del pubblico sarà certo più semplice”.

Si apre l’angolo amarcord: “Ricordo volentieri il derby vinto ad Avellino, ma preferisco “fare il bravo” e non dire altro perchè l’anno scorso ho involontariamente scatenato delle polemiche. La mente va a Venezia e a quel calcio di rigore che ci permise di restare in serie B, retrocedere a ridosso del centenario avrebbe rappresentato una macchia indelebile e, invece, siamo entrati nella storia della Salernitana contribuendo, nel nostro piccolo, a porre le basi per ciò che è accaduto nell’immediato futuro. Io vittima di Lotito? Hanno fatto la loro scelta, spero che sia stata utile alla causa. Fa parte del nostro lavoro, il mio legame con la piazza resta ottimo a prescindere da addii o permanenze. Vi assicuro che ho seguito con trasporto emotivo il rush finale della scorsa stagione, che tensione durante Venezia-Cagliari!”.

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