Quando nel 98-99, in una serie A di livello e non modesta, a Salerno non passava quasi nessuno…

4 sconfitte in 17 partite, in una serie A di livello completamente diverso rispetto a quella attuale. Certo, ogni stagione fa storia a e forse il paragone può essere azzardato, ma pensare a quanti punti diede l’Arechi nel 1998-99 aumenta davvero la malinconia in questa triste serata calcistica. Quella Salernitana e quel muro umano facevano tremare le gambe a tanti, nessun calciatore approcciava il match in modo timoroso e, anzi, traeva una forza immensa dalla spinta del dodicesimo uomo. Per informazioni chiedere a Lazio, Roma, Inter e Juventus, letteralmente surclassate nel principe degli stadi. E’ imparagonabile il livello tra quella rosa e questa attuale, ci mancherebbe, ma pure la squadra più modesta dovrebbe esprimersi diversamente con un pubblico come quello granata. E invece sono arrivate già cinque sconfitte contro Roma, Atalanta, Empoli, Napoli e Sampdoria, con tantissimi gol incassati e un solo successo. Eppure la salvezza passerà proprio dall’Arechi, a patto che nel girone di ritorno ci si giochi ancora qualcosa.

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