Reggina-Salernitana: non solo il granata in campo

Prima insidiosa trasferta calabrese del girone di ritorno del campionato di Lega B 2020/21 per la vice-primatista Salernitana di mister Castori, lunedì 1 Febbraio in posticipo serale alle ore 21.00

I granata sono di scena a Reggio Calabria allo stadio all’Oreste Granillo ( via Galileo Galilei-27.500 spettatori) per una sfida d’altri tempi contro i fratelli calabresi

L’avvocato gastronomico Andrea Criscuolo, prima di andare a tifare per la nostra squadra, Vi consiglia di gustare le bonta’ enogastronomiche del territorio di Reggio Calabria

Antipasto “mare” della casa

Gnocchetti funghi porcini gamberetti e granella di pistacchi

Paccheri alla ghiotta di spada

Carbonara di pesce

Ravioli orto e mare

Grigliata di pesce

Involtini di spada

Frittura mista

Ricciola scottata

Cannoli alla ricotta

Ottimi vini del territorio

 PRODOTTI TIPICI DELLA ZONA

La cucina di Reggio Calabria pur risentendo di notevoli influenze della cucina napoletana e di quella siciliana mantiene, comunque, una sua tipicità, legata ai prodotti della terra e del mare.
Tra i piatti tipici U “suffrittu”. un secondo piatto composto di frattaglie di vaccino in pezzetti: trippa, rene, intestino, stufati in salsa molto rossa e piccante.le salsiccie secche o le soppressate, Vero lusso della tavola e allegria assicurata, per una giornata di festa, sono i tipici “maccarruni”, pasta tipica che veniva lavorata con i ferri usati per filare la lana. conditi con un ragù ndi carne di salsiccia, abbondante finocchietto, peperoncino ed, infine, con tanta ricotta stagionata e salata.
Tra i primi piatti tipici di Reggio Calabria la “pasta e cavolfiore” o “pasta e broccoli”, pasta con zucchine fritte, aglio e mollica Tra i secondi piatti le “fave a maccu”; fave secche, sgusciate cucinate con abbondante cipolla epasta. Le “uova chi curcuci” preparate con le rimanenze della cottura delle carni meno pregiate del maiale.Tra i piatti di pesce il pesce spada è l’ ingrediente più utilizzato proposto sotto forma di delicati involtini con ripieno di mollica, olive, capperi e prezzemolo cosparso di salmoriglio con abbondante aglio,Altri pesci molto utilizzati ed apprezzati sono le costardelle, piccoli pesci azzurri muniti di minuscola spada.La prelibatezza assoluta è rappresentata dalle frittelle di “nannata”; pesce azzurro neonato consumato con olio, limone, anche crudo.Tra i dolci tradizionali La “nzudda” rimane il simbolo di questa antichissima tradizione:
a Pasqua il dolce tipico è il “cuddhuraci”, decorato con uova sode: le forme sono varie ma le più usate sono il paniere e la colomba.Tra i vini tipici di Reggio Calabria il “Pellaro”, , il “Sambatello” il “Palizzi”.

CLIMA E TERRITORIO

La temperatura sara’ di 12 gradi per una serata freddina

Reggio di Calabria  comunemente nota come Reggio Calabria, è un comune italiano di 173 873 abitanti , capoluogo dell’omonima città metropolitana, in Calabria.

Primo comune per popolazione  e unica città metropolitana  della Regione, oltreché sede del Consiglio regionale della Calabria, è capofila della cosiddetta Grande Reggio, agglomerazione urbana che raccoglie i vari comuni della sponda calabrese dello stretto di Messina.

Insieme all’area metropolitana di Messina, rappresenta il cuore dell’area metropolitana dello Stretto, una conurbazione frutto della continuità urbana, forte integrazione sociale ed economica tra i comuni delle due sponde dello stretto.

Reggio Calabria possiede un museo archeologico nazionale, uno tra i più importanti in Italia  custode delle più importanti collezioni di reperti della Magna Grecia  e dei Bronzi di Riace, divenuti tra i suoi simboli identificativi.

Città più antica della Calabria greca, nonostante la sua storia trimillenaria – Ῥήγιον fu un’importante e fiorente colonia magnogreca  – si presenta con un impianto urbano moderno, conseguente alla ricostruzione operata all’indomani dei catastrofici eventi sismici del 28 dicembre 1908, i quali distrussero gran parte dell’abitato.

Spartiacque nella storia recente della città fu il 28 dicembre 1908, quando Reggio subì uno degli eventi più catastrofici del XX secolo, il terremoto e maremoto che raggiunse magnitudo 7,1 e investì con onde altissime Reggio e Messina distruggendo, devastando e uccidendo nella sua furia qualsiasi cosa incontrasse, solo nella sponda reggina provocò la morte di circa 30 000 persone.

Subito dopo iniziò la ricostruzione della città odierna, con canoni moderni e classica pianta quadrata.

Durante il fascismo la città ospitò diverse strutture militari strategiche per il regime e fu visitata da Mussolini nel 1939. Ciò comporto che le forze Alleate, fra maggio e settembre 1943 dovettero pesantemente bombardare l’abitato per aprire la strada alle truppe dell’8ª Armata britannica, in particolare rasero al suolo i quartieri di Santa Caterina, Arangea, Tremulini e Sbarre uccidendo circa 4 000 civili.

Dopo la seconda guerra mondiale la città è cresciuta notevolmente, quasi raddoppiando la sua popolazione fino ai circa 200 000 abitanti, accogliendo molti abitanti del circondario.

Nei primi anni settanta a Reggio si ebbero sconvolgimenti di carattere amministrativo a seguito dei violenti disordini di piazza dovuti alla rivendicazione dello status di capoluogo regionale, che per effetto del nuovo statuto ordinario regionale era stato assegnato a Catanzaro. La cessazione dei disordini fu raggiunta con un compromesso che prevedeva lo divisione delle sedi istituzionali, il governo regionale insediato a Catanzaro, con sede nel Palazzo denominato Cittadella che ospita la Giunta, la Presidenza e gran parte degli uffici amministrativi, mentre il Consiglio regionale venne posto a Reggio Calabria presso Palazzo Campanella.

Tra gli anni settanta e ottanta la città attraversò un ventennio buio che favorì il dilagare della criminalità organizzata e del degrado urbano, ma a partire dai primi anni novanta ebbe inizio un periodo di rinnovamento, la cosiddetta “Primavera di Reggio” , per opera dall’allora sindaco Italo Falcomatà, che ha consentito alla città di ritrovare la sua identità e di favorire la ripresa sociale ed economica. La città è stata al centro di una trasformazione urbana e architettonica improntata alla modernità e all’innovazione. Una delle opere più importanti fu il completamento del Lungomare.

Nel primo decennio degli anni 2000, dal 2002 al 2010, Reggio Calabria è stata governata da Giuseppe Scopelliti, ideatore del c.d. modello Reggio, con il quale aveva portato diversi eventi mondani in città, sovvenzionando tali attività con una politica di bilancio estremamente disinvolta.

Con il passaggio al governo della Regione, sono emerse diverse irregolarità nei bilanci del comune che hanno portato la Cassazione nel 2018 ad affermare in via definitiva la responsabilità dell’ex sindaco nell’ambito del cosiddetto “Caso Fallara“, con condanna a 4 anni e 7 mesi di reclusione per falso in atto pubblico.

Egli risulta infatti essere stato “l’ideatore delle falsificazioni” dei bilanci del comune durante il proprio mandato, avvalendosi ” dell’accondiscendenza di Orsola Fallara, in cambio di incarichi tanto remunerativi quanto illegittimi  ” Il principale strascico di tali politiche è ancora oggi visibile, essendo il comune gravato da un debito neppure chiaramente quantificato che oscilla intorno i 400 milioni di euro (rendiconto 2019 approvato dal Comune di Reggio Calabria) .

Ulteriore macchia sull’amministrazione cittadina è stato lo scioglimento per contiguità mafiosa disposta dal Governo il 9 ottobre 2012, in precedenza la città è stata govenata da Demetrio Arena.

In seguito a indagini svolte dalla Commissione di accesso prefettizia, inviata a seguito di segnalazioni in merito a possibili infiltrazioni di n’drangheta, il Consiglio dei Ministri, con una decisione presa all’unanimità per espressa dichiarazione dell’allora Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, ha disposto il commissariamento “per contiguità mafiosa del Comune di Reggio Calabria” per la durata di 18 mesi (prorogati poi a 24).

Il commissariamento è stato assicurato da una Commissione straordinaria prefettizia di tre membri inviati dal Governo centrale. Si è trattato del primo Consiglio comunale di una città capoluogo a essere sciolto per tale motivo in Italia. Soltanto nel 2014, si sono svolte nuove elezioni, ed è stato eletto sindaco Giuseppe Falcomatà.

Nel corso dei secoli alcuni eventi distruttivi, sia naturali che causati dall’uomo, hanno profondamente cambiato l’aspetto di Reggio Calabria, che oggi si presenta come una città moderna principalmente per effetto delle ricostruzioni avvenute dopo il sisma del 1908. Molte opere d’arte ed edifici realizzati nei secoli precedenti sono andati perduti, tuttavia la città conserva esempi monumentali di pregio e antiche vestigia che testimoniano la sua storia.

Il centro storico è in prevalenza caratterizzato da palazzi in stile liberty, senza soluzione di continuità. Si trovano anche esempi di architettura neogotica come la Villa Genoese Zerbi, affiacciata sul lungomare e con un vasto giardino interno.

il teatro Francesco Cilea e il Duomo, ricostruito secondo uno stile neoromanico-ecclettico con un’ampia scalinata e tre portali d’ingresso. In stile eclettico è il Palazzo Mazzitelli. Altri luoghi d’interesse sono la chiesa di San Giorgio al Corso in stile razionalista, il Palazzo del TAR.sa del Fascio e la Casa del Fascio (che oggi ospita la sezione staccata del TAR della Calabria).

Diversi sono anche gli edifici in stile moderno come la Torre Nervi, il Palazzo di Vetro di Sant’Anna, il centro direzionale cosiddetto Palazzo CE.Dir., il nuovo Palazzo di Giustizia ancora in costruzione e la Cittadella universitaria.

In stile futurista si rinviene in particolare Palazzo Campanella.

Circa a metà del corso principale si trova la via Giudecca, quasi interamente rivestita con un marciapiede mobile provvisto di copertura in vetro, che permette di raggiungere senza difficoltà la parte alta e la parte bassa della città.

Sempre nel quartiere Pentimele è presente il Palazzo Serpentone (in precedenza sede della Scuola superiore della Pubblica Amministrazione), un complesso di edifici interamente curvilinei che ricordano un serpente.

Nel contesto urbano, inoltre, emergono alcune vestigia storiche di rilievo quali il Castello Aragonese, in parte distrutto dal tempo e dall’uomo, che si colloca nella parte alta della città: la sua struttura originaria era composto da quattro torri e un fossato, mentre oggi restano soltanto le due torri esposte a sud-est ed è sede di esposizioni temporanee . In origine la cinta muraria della fortezza racchiudeva anche la Chiesa degli Ottimati, importante chiesa normanno-bizantina del X secolo in perfetto stato di conservazione, nelle immediate adiacenze ospita il collegio dei gesuiti che l’amministrano.

Accanto alla via Giudecca si trova la chiesa di S. Maria della Cattolica, meglio conosciuta come Cattolica dei Greci, riedificata nel 1876 in stile neoclassico: è la concattedrale cittadina ed è amministrata dal protopapa cittadino. Del 1691 è la chiesa di Santa Maria delle Grazie, anche nota come chiesa della Graziella, opera in barocco calabrese sopravvissuta a due devastanti terremoti.

La città ricalca una costruzione a pianta greca ed è attraversata da alcune vie trasversali che ne caratterizzano lo sviluppo, in particolare, nella costa prospiciente il canale di Sicilia è stato edificato il lungomare Falcomatà, una passeggiata di circa 2 km sviluppata su tre livelli. Data la sua ampiezza, all’interno si collocano diverse strutture come l’Arena dello Stretto, collocato al centro della passeggiata a mare.

Nel livello intermedio, attraversabile sia a piedi sia con mezzi di trasporto, sono ubicate tre delle principali strutture di trasporto cittadini: da nord verso sud, si trova il porto, rimodernato nel 2018, che ospita i collegamenti veloci con la Sicilia tramite aliscafi e traghetti Ro-Ro. A pochi metri dal porto è collocata la stazione Lido, che permette di usufruire della metro Tamburello che collega il territorio metropolitano da Rosarno a Melito Porto Salvo.

All’estremo sud si colloca la stazione stazione Centrale, principale scalo ferroviario della città, permette di accedere alla metropolitana, di usufruire dell’interscambio con bus metropolitani, di linea e taxi ed è servita da collegamenti ferroviari a lunga percorrenza (ferrovia ionica e tirrenica) e ad alta velocità (ferrovia tirrenica).

Nel terzo livello, noto anche come via Marina alta, si sviluppa un’area verde integrata nel tessuto urbano che ospita diverse piante e alberi rari. Al suo interno diverse sono presenti ben tre siti archeologici, nella zona nord è stata ricostruita una tomba ellenistica con annessa area sacra.

Spostandosi in direzione sud si trovano, a breve distanza tra loro, le mura greche, resti delle fortificazioni difensive cittadine e le terme romane, ruderi di uno tra gli otto impianti termali presenti in città in epoca Romana, con resti di pavimento musivo a piccole tessere bianche e nere. Il sito delle terme romane è tra le poche testimonianze giunte ai giorni nostri del periodo in cui la città di Rhegium Julium fu Civitas Confoederata di Roma e prosperoso Municipium dell’impero romano in Magna Grecia: probabilmente l’area interessata dall’impianto termale è di gran lunga più estesa della zona visitabile del sito stesso.

Nel centro città, parallelamente al lungomare, vi è il corso Vittorio Emanuele III, lunga arteria interamente pedonale caratterizzata da un sistema a piazze nevralgiche nelle quali si affacciano alcuni dei più importanti edifici cittadini.

Da nord, la prima è piazza De Nava, di fronte alla quale si trova il museo archeologico nazionale, proseguendo s’incontra piazza San Giorgio, prospiciente l’omonima chiesa, per arrivare subito dopo nel centro ove si trova piazza Italia, nella quale si concentrano quattro delle principali istituzioni cittadine: il teatro Francesco Cilea, Palazzo San Giorgio, la casa comunale, il Palazzo della Prefettura e Palazzo Alvaro, sede della Città metropolitana.

Da considerare che presso il teatro è ospitata la Pinacoteca civica con una notevole collezione di opere d’arte, tra cui due tavole rinascimentali di Antonello da Messina risalenti a metà ‘400. La piazza ospita inoltre degli scavi ipogei, visibili anche dall’alto grazie a lucernai che si affacciano direttamente sulla piazza e narrano la millenaria storia di Reggio.

Successivamente si giunge a piazza Camagna, caratterizzata da una scalinata monumentale che porta al Castello. Immediatamente dopo si trova piazza Duomo, interamente restaurata, nella quale si affaccia la Cattedrale cittadina e la casa natale di Umberto Boccioni.

Nella parte finale si colloca la villa comunale Umberto I, un insieme di giardini pubblici polmone verde della città, e piazza Garibaldi, attualmente in fase di riqualificazione, sulla quale si affaccia la stazione Reggio Calabria Centrale.

In verticale la città, essendo ubicata su di un terreno collinare-montuoso, è attraversata dalle c.d. vie cannocchiale, la cui particolarità è che dalla cima è possibile vedere, come se si stesse guardando da un cannocchiale, lo Stretto e gran parte dell’abitato, in una visione particolarmente suggestiva.

La città si caratterizza altresì per diverse piazze, centri di aggregazione della cittadinanza, che, come visto in precedenza, in gran parte si collocano lungo il corso Garibaldi.

SEMPRE COMUNQUE ED OVUNQUE FORZA SALERNITANA

L’avvocato gastronomico Andrea Criscuolo

Responsabile Comunicazione Salerno Club 2010

Conduttore trasmissione Tifosissimi

 

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