Retroscena Akpro: rifiutata proposta triennale. Le parole del calciatore fanno discutere

“Presentare un ragazzo come Akpa Akpro è uno dei momenti più belli per me. Si è meritato da solo questa maglia. Noi gli abbiamo dato la possibilità di fare il ritiro con noi, il suo modo di essere gli ha dato il campo. Merita la considerazione di tutti noi”. Così il direttore generale della Lazio Igli Tare ha presentato il nuovo centrocampista biancoceleste Jean Daniel Akpa Akpro che, non appena terminata la partita contro lo Spezia, ha comunicato alla società e al procuratore la volontà di lasciare Salerno e di confrontarsi con la massima serie. Certo, per l’attaccamento alla maglia dimostrato qualcuno ha pensato che l’ex mediano granata avrebbe accettato di restare a prescindere e che dovesse essere il primo dal quale si doveva ripartire, senza se e senza ma. Le sue parole, tuttavia, stanno facendo discutere e confermano quanto scrivemmo a luglio e agosto: la proprietà, nella persona del presidente Mezzaroma, aveva proposto ufficialmente il rinnovo ma non c’era stato alcun riscontro dall’altra parte. Ecco la frase che avvalora questa tesi: “Quando ho scelto Salerno l’ho fatto pensando alla Lazio, ma dopo un anno e mezzo ho pensato che non ci sarebbe più stata la possibilità. Per fortuna ho disputato una buona stagione e ora sono qui. Posso giocare anche come difensore o come attaccante, nella mia carriera ho ricoperto tutti i ruoli e ho voglia di fare grandi cose con la Lazio. Ho temuto di non essere inserito nella lista, ma ora ci sono e mi fa tanto piacere”. E’ questo uno dei limiti del mercato granata: da un lato di possono accogliere giocatori di livello che difficilmente sarebbero venuti a Salerno, dall’altro purtroppo in tanti vengono con promesse a tinte biancocelesti. Un problema che ha allontanato migliaia di persone in nome di quel concetto di identità che non può e non deve venire meno in una piazza innamorata come questa. Allo stesso tempo, però, forse ci voleva anche un pizzico di riconoscenza in più e di diplomazia nelle dichiarazioni con un ringraziamento per una società e per una tifoseria che gli hanno permesso di rilanciarsi a grandi livelli dopo infortuni che sembrava avessero segnato la fine della carriera. Akpro era un fuoriclasse per la categoria e meritava il salto, ci mancherebbe, ma siamo sempre più convinti che abbia fatto bene la curva a scegliere la strada del sostegno alla maglia senza legarsi ad alcun tesserato.

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