Salernitana, due nomi nuovi e la fumata grigia per Yazici. Piatek rifiuta ancora, il Monza…

Petar Stojanović è il nome nuovo sul taccuino del direttore sportivo Morgan De Sanctis. In attesa di capire quale sarà il futuro di Mazzocchi e di valutare le potenzialità dei nuovi arrivi, la Salernitana ha effettuato un sondaggio per un calciatore che può ricoprire più ruoli e che non è considerato incedibile dall’Empoli. Naturalmente occorrerà una offerta economica importante, poichè i toscani non sono interessati ad alcuna contropartita tecnica. Al momento c’è stata soltanto una chiacchierata informale tra le parti, senza entrare nel dettaglio. Non sembrano, ad ora, sussistere le condizioni per approfondire ed entrare nella fase della trattativa vera e propria. Ma la Salernitana è vigile, pronta a sferrare l’assalto decisivo qualora nel frattempo venissero ceduti altri calciatori da tempo in esubero. Nazionale sloveno, nella scorsa stagione ha collezionato 35 presenze tra campionato e coppa Italia.  L’addio di Mikael lasciava invece presagire fosse ormai imminente l’annuncio di un calciatore extracomunitario. In realtà, stando a quanto filtra in queste ore, ci sono delle difficoltà anche per Yazici. Come abbiamo rimarcato 48 ore fa, il tecnico Fonseca ha chiesto alla società del Lille di trattenerlo fino a fine stagione, letteralmente stregato dalle sue grandi qualità tecniche e dalla possibilità di ricoprire più ruoli a prescindere dal sistema di gioco adottato. Proprio quanto la strada sembrava in discesa, dunque, ecco un ulteriore ostacolo. Anche perchè la concorrenza è tanta e ci vorrebbe una offerta molto più alta di quella fatta fino a questo momento dalla società. Solo i buoni rapporti tra presidenti potrebbero riaprire una trattativa che, ad oggi,  è in stand by, per buona pace di quei tifosi che, con fiducia estrema, erano convinti stasera potessero essere presentati all’Arechi due colpi a sorpresa di un certo spessore come Iervolino aveva promesso esattamente sette giorni fa in una intervista rilasciata a Tuttomercatoweb. Per non farsi cogliere impreparati, la dirigenza ha chiesto informazioni su un altro calciatore che milita all’estero. Si tratta di Ajdin Hrustic, in forza all’Eintracht Francoforte e nel giro della nazionale australiana. 26 anni, giocatore estremamente duttile, viene valutato diversi milioni di euro e il primo colloquio si è chiuso con un nulla di fatto. Assodate tutte queste difficoltà, dunque, si potrebbe attendere il rientro in Italia della Juventus per tentare l’affondo non solo su Rovella, ma anche su altri due giovani: Fagioli (che però Allegri vorrebbe trattenere) e Miretti, sondato anche da Sampdoria, Cremonese e Verona.

A due settimane dall’esordio in campionato, la Salernitana è dunque ancora un cantiere aperto. All’appello mancano non solo almeno tre titolari, ma anche 3-4 pedine che possano rappresentare delle valide alternative da schierare in corso d’opera. Detto a parte delle difficoltà ad arrivare a Yazici e del no del Cagliari per Altare, la dirigenza deve risolvere quanto prima la grana Mazzocchi. Un tentativo di riconciliazione non è da escludere, forse le parti si parleranno all’inizio della prossima settimana per capire se ci siano i presupposti per mettere da parte un luglio nebuloso e ripartire con presupposti diversi. Anche perchè, nell’idea di Nicola, Mazzocchi è il titolare e Sambia l’alternativa, almeno in avvio. Il Monza non ha ancora formulato una offerta economica convincente, ci sta provando con altri obiettivi della Salernitana e ha detto no allo scambio con Birindelli o D’Alessandro. Elementi che piacevano e piacciono molto al ds granata e che potrebbero essere perfetti per il 3-5-2. Soprattutto nel secondo caso ci si aspettava un segnale d’apertura diverso, anche perchè per Stroppa non era un titolare inamovibile nemmeno in serie B. Chissà che non se ne possa riparlare in futuro. Nel frattempo i brianzoli hanno messo sul tavolo Antov e Bettella. “No, grazie” ad ora la risposta della Salernitana, desiderosa di realizzare una importante plusvalenza.  Chi riabbraccerebbe volentieri Mazzocchi è Faggiano alla Sampdoria, Fabio Depaoli verrebbe inserito nell’operazione ma è altro elemento che non stuzzica la fantasia dello staff tecnico. Quanto agli attaccanti, Pinamonti è ad un passo dall’Atalanta: acquisto a titolo definitivo per 15 milioni di euro. Anche Piatek sembra essersi defilato definitivamente mentre Iervolino assicurava si fosse quasi allo scambio dei documenti. Depennato, per ora, anche Maupay che, per De Sanctis, era il vero obiettivo del calciomercato e la seconda punta titolare. La proprietà ha invece preferito Bonazzoli formulando alla società d’appartenenza una offerta decisamente più bassa. Alla fine potrebbe arrivare un attaccante dall’estero cui nome resta top secret.

Se in entrata ci sono delle oggettive difficoltà ma si conta di sbloccare la situazione entro la sfida contro il Parma, in uscita la Salernitana ha le idee chiare e potrebbe a breve concretizzare alcune partenze. Simy è ormai un separato in casa e attende soltanto di conoscere la nuova destinazione. Che, a quanto pare, potrebbe essere Ascoli. Il Bari si è tirato indietro, stasera se ne parlerà con la Reggina, ma il calciatore è corteggiatissimo dai bianconeri e potrebbe cedere alle lusinghe di mister Bucchi trasferendosi con la formula del prestito con obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni. Con la valigia pronta, e non è una novità, i vari Mantovani, Cavion, Boultam, Kechrida, Veseli, Sanasi Sy e i giovani Galeotafiore e D’Andrea, ma non sono da escludere altre partenze al momento impensabili. Non sono più considerati incedibili, per motivi diversi, sia Mamadou Coulibaly, sia Capezzi che, comunque, non sono considerati titolari dal mister ma principali alternative. In presenza di offerte concrete, un addio non è del tutto da escludere. Mentre trovano conferma le parole di Iervolino: lo staff tecnico è soddisfatto del lavoro svolto da Jaroszynski e Kristoffersen. Che poi gli elogi pubblici siano una strategia anche per avvicinare eventuali compratori non è ipotesi da scartare. Così come non è da scartare l’ipotesi che, alla fine, Micai resti come terzo portiere e si giochi di volta in volta il posto di dodicesimo con Fiorillo.

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