di Enzo Sica
Ipse dixit. Detto fatto. E se questa squadra era in credito con la fortuna, proprio la gara con il Perugia ha evidenziato che si può anche giocar male (in parte…) ma i risultati pieni possono anche arrivare. Nessuna retorica perché se andiamo ad analizzare solo due gare di queste primissime giornate di campionato, e senza fare del vittimismo bisogna convenire nel dire che mancano punti davvero preziosi a questa classifica. Ma si va oltre perché il calcio non è fatto ne di se ne di ma. Dunque incartiamo portiamo a casa questa splendida posizione di classifica attuale. Ma da quando tempo non vedevamo negli ultimi quattro anni di B la Salernitana così in alto? Possiamo dire mai nell’epoca Lotito -Mezzaroma e mettiamoci anche Fabiani perché se questa squadra attuale è stata costruita con elementi di categoria (qualcuno anche di categoria superiore) il direttore ha grandi meriti divisi forse con il tecnico Colantuono che ha indicato qualche nome finito poi in questa rosa.
Funziona il “fortino Arechi”
Insomma avere iniziato (bene) questa strada anche se, ripetiamo non con un gioco eccezionale la dice lunga sul futuro dei granata. I tifosi, d’altro canto, aspettano solo il novantesimo minuto per gioire quando si vince anche soffrendo. E’ la regola del calcio che nessuno mai potrà cancellare. Se la squadra finora ha perso una sola volta ed ha capitalizzato (tranne la gara contro il Palermo) al massimo le gare nel fortino Arechi un motivo ci sarà. Fortuna, dicevamo all’inizio, ma anche quel pizzico di gioco che in alcuni tratti si vede, in altri latita. Forse non è la squadra che si aspettano ancora i tifosi, frizzante, pimpante, autoritaria ma siamo convinti che con il trascorrere delle giornate la situazione cambierà. Nettamente, perché i margini di miglioramento ci sono, perché Colantuono finora ha davvero sbagliato poco. Solo il derby con il Benevento, si potrà dire, ma si sa bene che i derby sfuggono sempre ad ogni pronostico. E in quella gara la Salernitana chiamata all’appello non rispose. Assente. Poi si è visto, in queste ultime gare, che il gruppo è unito, forte, che vuol regalare quel grande sogno alla sua eccezionale tifoseria. Ma il cammino è ancora lungo…
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